tag:blogger.com,1999:blog-7109514432265099410.post7122300643442809126..comments2023-10-24T13:51:58.570+02:00Comments on GF's Version: "Science isn't something you believe in: science has to be proven, or they don't get to call it science."GFhttp://www.blogger.com/profile/14549545740013769233noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-7109514432265099410.post-73796204673497630492012-03-16T21:12:59.093+01:002012-03-16T21:12:59.093+01:00La mia formazione filosofica non è approfondita e ...La mia formazione filosofica non è approfondita e si limita al triennio del liceo. Sono però consapevole del fatto che nel corso della storia del pensiero ci sia stato un dibattito, di cui non voglio ridicolizzare l'importanza. Ma l'impostazione del mio post è evidentemente meno strutturata e più spontanea: a me sembra che la differenza sostanziale fra atei e agonistici è che i primi tirano le conclusioni logiche di cui i secondi condividono le premesse.<br /><br />"Di fatto nel tuo post riduci l’argomento sull’esistenza di Dio alla fede" Ti prego di non percepire la mia domanda come polemica: mi spieghi, essenzialmente, di che altro si tratterebbe?<br /><br />"Di rimando, siccome nel tuo post l’esistenza di Dio non è dimostrabile, per te, nemmeno la sua inesistenza è dimostrabile" No. Io credo che l'inesistenza sia continuamente dimostrata, giorno dopo giorno, dal fatto che non risultano evidenze dell'esistenza. Ricordo abbastanza bene la differenza spiegata da Kant fra conoscenza fenomenica e conoscenza noumenica: il mio scetticismo deriva da lì. Io penso che le "cose in sè" non esistano finché non si manifestano sensibilmente. E se la loro caratteristica sostanziale è quella di sottrarsi alla manifestazioni sensibili, non vedo perché mi dovrei fermare alla sospensione del giudizio.<br /><br />E poi non si capisce per quale motivo spetti agli scettici l'onere di dimostrare la non-esistenza di dio: polemica fatta sua da Russell e risolta formidabilmente con la metafora della teiera, che sicuramente conoscerai.<br /><br />"Tuttavia gli atei non si limitano a dire non ci credo o non lo so, ma cercano di dimostrare logicamente che dio non esiste" Credo che il loro tentativo di dimostrazione sia ispirato dalla stessa predisposizione condivisa dagli agnostici: l'insufficienza di prove che confortano l'esistenza, e il procedimento logico consequenziale in base a cui finché non ci sono prove verificate dell'esistenza di un'entità, è logico affermare che quell'entità non esiste. Gli agnostici non lo fanno, hai ragione: e non capisco che cosa li ostacoli.<br /><br />Ps: in tutto ciò, prendo anche in considerazione l'ipotesi di essere testardo io, ma ti assicuro che partecipo alla discussione con tutta la predisposizione a essere persuaso di cui sono capace.GFhttps://www.blogger.com/profile/14549545740013769233noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7109514432265099410.post-90784330805362056352012-03-16T14:50:47.003+01:002012-03-16T14:50:47.003+01:00Non sono d’accordo. Di fatto nel tuo post riduci l...Non sono d’accordo. Di fatto nel tuo post riduci l’argomento sull’esistenza di Dio alla fede, ed in questo modo arrivi a concludere che l’agnostico, che dice che le prove non ci sono, e l’ateo, che dice che dio non esiste, si riducono allo stessa figura in quanto entrambi non credono in Dio. Però, in questo modo dimentichi Anselmo, Cartesio, Leibniz e le loro dimostrazioni ontologiche, Aristotele e Newton e la loro dimostrazione fisico-teologica, Tommaso e la dimostrazione cosmologica, ma anche Kant e il suo postulato etico-pratico. Di rimando, siccome nel tuo post l’esistenza di Dio non è dimostrabile, per te, nemmeno la sua inesistenza è dimostrabile, dimenticando però la totalità dei sofisti greci e la loro dimostrazione della relatività di tutte le cause finali, d’Holbach e il suo materialismo, Feuerbach e Marx e la dimostrazione dell’inesistenza dello spirito assoluto di Hegel; Nietzche con la morte di Dio e l’epifania del super uomo e, per limitarci ai nomi più importanti, Sarte con la contraddizione tra essere in sé e essere per sé. Negando la possibilità di una dimostrazione logica e ontologica dell’esistenza o dell’inesistenza di Dio ti posizioni evidentemente nel campo degli agnostici, ma così facendo non riduci gli agnostici ad atei, ma gli atei ad agnostici. Tuttavia gli atei non si limitano a dire non ci credo o non lo so, ma cercano di dimostrare logicamente che dio non esiste, esattamente come i deisti non si riducono ad essere dei credenti.Anonymousnoreply@blogger.com