Parlo di Europei io, che in occasione dei mondiali tedeschi ho cannato completamente pronostico. Dicevo picche per l'Italia invece sono stati bastoni, al coppino sia di Germania sia di Francia.
Allora lo dico subito, sperando che le mie parole non dispongano dell'oscuro potere di invocare il contrario di quello che significano: possiamo vincere gli Europei.
Perchè.
Allora lo dico subito, sperando che le mie parole non dispongano dell'oscuro potere di invocare il contrario di quello che significano: possiamo vincere gli Europei.
Perchè.
1. Donadoni è bravo, ragazzi. A me piace molto Donadoni. Da interista, una delle cose che più invidio al Milan è proprio questa: al suo nome sono legati dei veri e propri giganti della storia del calcio. Schiaffino, Rivera, Altafini, Trapattoni, i tre olandesi, Maldini, Baresi eccetera. Donadoni è intelligente, poi.
2. Abbiamo il miglior centrocampo d'Europa e davanti Totò di Natale, Luca Toni e quel pazzoide di Antonio Cassano possono fare casini.
3. Non c'è Totti.
4. Sì, esatto, letto bene. Non c'è Totti. Giocatore straordinario finchè non esce dal Gran Raccordo Anulare. Là sulle Alpi è tutt'un'altra faccenda.
5. La concorrenza non è messa poi benissimo. Scartando eventuali sorprese imponderabili (Svezia 'sto giro?) tipo Grecia quattro anni fa, tutte le altre squadre, Portogallo escluso, sono più deboli di 2 anni fa.
Per chiudere, la cosa più delicata è l'inizio. Sarà importante riuscire a filare bene nel girone iniziale senza sprecare troppe energie preziose, così da giocarsi tranquilli e un filo più freschi le partite determinanti.
Lo ripeto, compatrioti peninsulari, questi Europei sono alla portata. Gli altri che abbiamo vinto quarant'anni fa spaccati, sono stati rocamboleschi a dir poco, fra lanci di monetine e finali ripetute. Stavolta zero menate, come De Gasperi e Adenauer nel '57: si arriva, ci si stringe la mano, e poi si gioca fino in fondo.
3. Non c'è Totti.
4. Sì, esatto, letto bene. Non c'è Totti. Giocatore straordinario finchè non esce dal Gran Raccordo Anulare. Là sulle Alpi è tutt'un'altra faccenda.
5. La concorrenza non è messa poi benissimo. Scartando eventuali sorprese imponderabili (Svezia 'sto giro?) tipo Grecia quattro anni fa, tutte le altre squadre, Portogallo escluso, sono più deboli di 2 anni fa.
Per chiudere, la cosa più delicata è l'inizio. Sarà importante riuscire a filare bene nel girone iniziale senza sprecare troppe energie preziose, così da giocarsi tranquilli e un filo più freschi le partite determinanti.
Lo ripeto, compatrioti peninsulari, questi Europei sono alla portata. Gli altri che abbiamo vinto quarant'anni fa spaccati, sono stati rocamboleschi a dir poco, fra lanci di monetine e finali ripetute. Stavolta zero menate, come De Gasperi e Adenauer nel '57: si arriva, ci si stringe la mano, e poi si gioca fino in fondo.
3 commenti:
Io vado con la Spagna. Vuoi vedere che una volta che Raúl non c'è la sua squadra porta a casa il malloppone? Povero González Blanco!
Dai non esagerare con Totti, è pur sempre un fuoriclasse che ci avrebbe fatto comodo.
Oh, io ve l'avevo detto...
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