Stavo studiando, cinque minuti fa.
Un manualetto fra il divulgativo e lo specialistico, in cui si collezionano e riassumono tutti gli studi culturali e gli approcci delle varie scienze umane rispetto alle varie classificazioni di cultura. Roba che riempie la bocca e di cui, al di fuori delle università, non frega niente a nessuno. (Aridatece Calvino!...)
Ma comunque. Arrivato agli anni '70, al trionfo del postmoderno e della confusione che genera questa categoria, mi sono imbattuto in una frase che per quanto laconica e timidamente perentoria meriterebbe di essere scelta come slogan universale:
Après la modernité, on peut simplement être actuels.
Dopo la modernità, ci si può semplicemente definire attuali.
Per rimanere in tema, anzi, in lingua: chapeau.
Un manualetto fra il divulgativo e lo specialistico, in cui si collezionano e riassumono tutti gli studi culturali e gli approcci delle varie scienze umane rispetto alle varie classificazioni di cultura. Roba che riempie la bocca e di cui, al di fuori delle università, non frega niente a nessuno. (Aridatece Calvino!...)
Ma comunque. Arrivato agli anni '70, al trionfo del postmoderno e della confusione che genera questa categoria, mi sono imbattuto in una frase che per quanto laconica e timidamente perentoria meriterebbe di essere scelta come slogan universale:
Après la modernité, on peut simplement être actuels.
Dopo la modernità, ci si può semplicemente definire attuali.
Per rimanere in tema, anzi, in lingua: chapeau.
Nessun commento:
Posta un commento