Era una trasmissione sua, una delle prime di La7 ad avere un certo seguito e, fra tutte le tribune politiche italiane, era forse la migliore per agenda e scelta degli ospiti.
(Prevengo già un commento: Porta a porta va in onda troppo tardi, sulla politica tira via in modo superficiale e i tempi di entrata dei vari ospiti smorzano il dibattito. E con Vespa c'è poca polemica e troppa cronaca nera, discussa pure nel peggiore dei modi: tiriamo fuori il plastico di Cogne?)
In effetti sì, non sempre Ferrara presentava l'argomento in modo imparziale. Talvolta nemmeno ci provava. E con la sua virata clericale ogni tanto i temi di discussione erano delle vere mattonate per l'orario in cui venivano trattati. Uno non è che ha sempre voglia di stare a sentire vescovi che se la prendono con la pillola del giorno dopo, ma pazienza, bastava cambiar canale.
(Storica, da questo punto di vista, la puntata intitolata: "La crocifissione di Gesù fu un atto di giustizia?" Sembrava una candid camera.)
Vabbè: prima giornalista, poi europarlamentare e infine -oplà- ancora giornalista, c'è Lilli Gruber a condurre Otto e Mezzo quest'anno. Lei e Federico Guiglia, che non ho mai sentito nominare. La Gruber è perfetta nel ruolo, anzi, peccato che non sia mai stata scelta da Ferrara come spalla. Sarebbero stati una grande coppia, ma forse i loro scambi avrebbero oscurato la presenza degli ospiti.
A un certo punto avrebbero anche fatto a meno di invitarli, mi sa.
Ad ogni modo, speriamo bene, altrimenti ci restano solo Tremonti e D'Alema a Ballarò.
(Prevengo già un commento: Porta a porta va in onda troppo tardi, sulla politica tira via in modo superficiale e i tempi di entrata dei vari ospiti smorzano il dibattito. E con Vespa c'è poca polemica e troppa cronaca nera, discussa pure nel peggiore dei modi: tiriamo fuori il plastico di Cogne?)
In effetti sì, non sempre Ferrara presentava l'argomento in modo imparziale. Talvolta nemmeno ci provava. E con la sua virata clericale ogni tanto i temi di discussione erano delle vere mattonate per l'orario in cui venivano trattati. Uno non è che ha sempre voglia di stare a sentire vescovi che se la prendono con la pillola del giorno dopo, ma pazienza, bastava cambiar canale.
(Storica, da questo punto di vista, la puntata intitolata: "La crocifissione di Gesù fu un atto di giustizia?" Sembrava una candid camera.)
Vabbè: prima giornalista, poi europarlamentare e infine -oplà- ancora giornalista, c'è Lilli Gruber a condurre Otto e Mezzo quest'anno. Lei e Federico Guiglia, che non ho mai sentito nominare. La Gruber è perfetta nel ruolo, anzi, peccato che non sia mai stata scelta da Ferrara come spalla. Sarebbero stati una grande coppia, ma forse i loro scambi avrebbero oscurato la presenza degli ospiti.
A un certo punto avrebbero anche fatto a meno di invitarli, mi sa.
Ad ogni modo, speriamo bene, altrimenti ci restano solo Tremonti e D'Alema a Ballarò.
3 commenti:
Per caso è il mio il commento che hai anticipato? In ogni caso io li ho visti a Ballarò quei due e ti dirò che mi sono divertito. Ed ho visto anche un Tremonti spavaldo, forse meglio di D'Alema.
Sì, era il tuo... ne avevamo già parlato diverse volte e scrivendo il post avevo immaginato la tua obiezione...
(Tremonti e D'Alema sono perfetti in trasmissione insieme, davvero...)
Concordo. E non a caso li mettono spesso insieme. Un caso? Non credo.
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