Conosciuti, a sinistra, in Italia, sono in sei, dichiarati, e basta con le virgole.
Repubblica è il colosso, il Riformista è nato come "Il Foglio di sinistra", il Manifesto è un quotidiano comunista parecchio squattrinato.
Poi i tre quotidiani di partito: l'Unità, Europa e Liberazione. Primi due PD e terzo Rifondazione, o come si chiama oggi. Senza esserne certo, ma andando a sensazione, di questi sei solo Repubblica camperebbe senza fondi pubblici. Ma magari mi sbaglio.
Finito il ripasso.
Per dire che l'Unità e Il Riformista hanno cambiato parecchie cose, recentemente.
Il Riformista, intanto, è diventato un quotidiano vero. Esce in 32 pagine, e cerca di affermarsi non più come giornale d'opinione ma come giornale giornale. Il direttore è uno più blairiano di Blair e la linea del giornale, rispetto al PD, prevedibilmente sarà talvolta critica talvolta no.
L'Unità ha avuto qualche difficoltà, oggi ha una direttrice nuova (voluta da Veltroni) e sabato presenta la nuova edizione. Dovrebbe essere uscita dalle intransigenze antiberlusconiane dei precedenti direttori e, si spera, anche da una passione per le manette preventive un po' imbarazzante, se frequentata da "il giornale fondato da Antonio Gramsci".
Il sito dell'Unità comunque è fatto abbastanza bene. Quello del Riformista meno.
Io prossimamente ogni tanto li compro, i due nuovi.
Poi vi dico.
Repubblica è il colosso, il Riformista è nato come "Il Foglio di sinistra", il Manifesto è un quotidiano comunista parecchio squattrinato.
Poi i tre quotidiani di partito: l'Unità, Europa e Liberazione. Primi due PD e terzo Rifondazione, o come si chiama oggi. Senza esserne certo, ma andando a sensazione, di questi sei solo Repubblica camperebbe senza fondi pubblici. Ma magari mi sbaglio.
Finito il ripasso.
Per dire che l'Unità e Il Riformista hanno cambiato parecchie cose, recentemente.
Il Riformista, intanto, è diventato un quotidiano vero. Esce in 32 pagine, e cerca di affermarsi non più come giornale d'opinione ma come giornale giornale. Il direttore è uno più blairiano di Blair e la linea del giornale, rispetto al PD, prevedibilmente sarà talvolta critica talvolta no.
L'Unità ha avuto qualche difficoltà, oggi ha una direttrice nuova (voluta da Veltroni) e sabato presenta la nuova edizione. Dovrebbe essere uscita dalle intransigenze antiberlusconiane dei precedenti direttori e, si spera, anche da una passione per le manette preventive un po' imbarazzante, se frequentata da "il giornale fondato da Antonio Gramsci".
Il sito dell'Unità comunque è fatto abbastanza bene. Quello del Riformista meno.
Io prossimamente ogni tanto li compro, i due nuovi.
Poi vi dico.
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