E quale può essere il titolo dell'articolo sugli attentati di Mombai pubblicato da un quotidiano che si chiama, che so, Libero?
Facile, e pessimo: l'islam ci vuole morti. Lo rifarà ancora
(E c'è pure una forma pleonastica: o scrivi che lo rifarà o scrivi che lo farà ancora, pistola.)
Facile, e pessimo: l'islam ci vuole morti. Lo rifarà ancora
(E c'è pure una forma pleonastica: o scrivi che lo rifarà o scrivi che lo farà ancora, pistola.)
3 commenti:
Che poi cmq in parte è vero...
La cosa che mi sconvolge di più è che sono anni che in India ci sono attentati suicidi (loro li chiamano bomb blast) che fanno ogni volta decine di morti. Semplicemente i nostri media nn se ne accorgono. Veramente puerile.
Vedere il link per credere
http://www.dnaindia.com/report.asp?NewsID=7685
Ho appena letto "La speranza indiana" di Rampini, anch'io ero stupito dal numero di attentati. Poi vai a sapere perchè se ne parla così tanto solo ora.
(In parte è vero, boh. In ogni caso lo è talmente tanto in parte che un titolo del genere rimane una porcheria. Per fare un parallelo, i neri segregati americani mica dicevano che il cristianesimo li voleva morti, quando venivano perseguitati e uccisi dal KKK)
Non si smentisce mai quel giornale di merda. Gli attentati in India, per quanto terribili, non sfiorano minimamente l'integrità territoriale occidentale. E' giusto analizzare ciò che è accaduto a Mumbai perchè la globalizzazione porta necessariamente a pesare tutto, ma da qui a sentirci minacciati mi sembra eccessivo e fuorviante.
Bellissima l'analisi di Rampini, che ritrae un'India sempre più all'avanguardia e per questo maggiormente esposta alle angherie islamiche. "Per tutte quelle classi dirigenti islamiche che hanno fallito l'appuntamento con la modernizzazione, il successo dell'India è una insopportabile anomalia che va soppressa" mi sembra un'ottima intuizione.
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