giovedì 21 maggio 2009

Post hoc, ergo (quasi mai) propter hoc.

Il sottosegretario alla presidenza del consiglio Paolo Bonaiuti, cioè Silvio Berlusconi con indosso un golfino, ha dichiarato che la sentenza del processo Milss è una strategia della magistratura per piantare una grana al Cav, e l'ha fatto ricorrendo alla formula "giustizia a orologeria", alludendo al tempismo pre-elettorale del deposito della sentenza, che secondo lui avrebbe potuto essere scartoffiata dopo le elezioni europee.
Questo ragionamento, oltre a essere molto poco ragionato e piuttosto infamante nei confronti della magistratura (che le sue tirate d'orecchi se le merita senz'altro), altro non è che una colossale stronzata.
Come sancito dall'articolo 544 del codice di procedura civile, inerente alla redazione di una sentenza:

2. Qualora non sia possibile procedere alla redazione immediata dei motivi in camera di consiglio, vi si provvede non oltre il quindicesimo giorno da quello della pronuncia.

3. Quando la stesura della motivazione è particolarmente complessa per il numero delle parti o per il numero e la gravità delle imputazioni, il giudice, se ritiene di non poter depositare la sentenza nel termine previsto dal comma 2, può indicare nel dispositivo un termine più lungo, non eccedente comunque il novantesimo giorno da quello della pronuncia.

Per farla breve, il giudice, in base al comma 3, aveva novanta giorni di tempo per depositare la sentenza, che era sta pubblicata, pensate un po' che tagliagole questi giudici, il 17 febbraio 2009.

2 commenti:

Nich ha detto...

La giustizia "a orologeria" è una fandonia, come dimostri eccellentemente tu con questo post.
Berlusconi e il suo entourage sono vergognosi. Fatemi capire: se un pubblico ministero condanna il Cavaliere è un estremista di sinistra. E se non lo condannasse allora sarebbe di destra? Trovo ridicola questa politicizzazione di un affare che di politico non ha niente. D'altronde è l'unico modo per far passare in secondo piano la realtà dei fatti, cioè che Berlusconi sia un farabutto.
Viva Fini!

Anonimo ha detto...

P.s. oramai dire viva fini equivale a dire viva berlusconi... sono sotto lo stesso tetto...
Berusconi come dice Franceschini deve essere processato come ogni cittadino italiano, deve rinunciare alla Lodo Alfano e dimostrare di avere ragione in tribunale...
In qualsiasi altro paese democratico il premier avrebbe già dovuto rassegnare le dimissioni...

Romolo LaFabbrica

http://lafabbrica.ilcannocchiale.it