Ai cialtroni tutti impegnati a tirare per la giacchetta gli esiti del referendum a nord di Varese, a chi straparla di introdurre crocifissi sullo stesso tricolore che disprezza e offende, vorrei far notare che i vescovi sono "delusi" per l'esito stesso.
Dice: ma di quello che dicono i vescovi, insomma, chissenefrega.
Dopo aver fatto notare quanto -comunque- la Lega sostenga e ostenti l'intimità della sua parentela con le sfere ecclesiastiche (salvo poi esserne stroncata, in diversi casi) rispondo: in effetti sì, chissenefrega.
Allora andiamo a leggere quello che ha detto il ministro della Giustizia a nord di Varese, informiamoci di cosa pensa del verdetto popolare che i padani salutano entusiasti.
Ecco, la pensa così:
Paure. Devono. Esserepresesulserio.
Dialogo. Fragruppireligiosi. Proseguireerinforzarsi.
Rispetto. Apertura.
Il ministro, insomma, dice che quella roba qui è paura che fa paura, che è un problema da risolvere. Che è lo stomaco di una popolazione a rischio di perdita della bussola. E lo dice del 57% dei cittadini che rappresenta, lo dice di molti suoi elettori.
Soprattutto, lo dice con preoccupazione, un po' allarmata, come direbbe "sta finendo la benzina" quando si accende la spia del serbatoio.
Perchè poi, se c'è da scendere e spingere, puoi mica contare su Borghezio e Calderoli.
Dice: ma di quello che dicono i vescovi, insomma, chissenefrega.
Dopo aver fatto notare quanto -comunque- la Lega sostenga e ostenti l'intimità della sua parentela con le sfere ecclesiastiche (salvo poi esserne stroncata, in diversi casi) rispondo: in effetti sì, chissenefrega.
Allora andiamo a leggere quello che ha detto il ministro della Giustizia a nord di Varese, informiamoci di cosa pensa del verdetto popolare che i padani salutano entusiasti.
Ecco, la pensa così:
Pour la conseillère fédérale Eveline Widmer-Schlumpf, cheffe du Département fédéral de justice et police (DFJP), le résultat de cette votation est l’expression de certaines craintes au sein de la population au sujet des courants islamistes extrémistes qui rejettent les traditions de notre Etat et pourraient ne pas respecter notre ordre juridique. Ces craintes doivent être prises au sérieux (...) La paix religieuse est un élément essentiel du modèle qui a fait le succès de la Suisse. Le dialogue entre les groupes religieux et sociaux et les autorités doit se poursuivre et se renforcer. Et pour que ce dialogue soit ouvert et constructif, il doit impérativement se bâtir sur le respect et l’ouverture à l’égard de celles et ceux qui professent d’autres opinions.
Paure. Devono. Esserepresesulserio.
Dialogo. Fragruppireligiosi. Proseguireerinforzarsi.
Rispetto. Apertura.
Il ministro, insomma, dice che quella roba qui è paura che fa paura, che è un problema da risolvere. Che è lo stomaco di una popolazione a rischio di perdita della bussola. E lo dice del 57% dei cittadini che rappresenta, lo dice di molti suoi elettori.
Soprattutto, lo dice con preoccupazione, un po' allarmata, come direbbe "sta finendo la benzina" quando si accende la spia del serbatoio.
Perchè poi, se c'è da scendere e spingere, puoi mica contare su Borghezio e Calderoli.
1 commento:
Sul rapporto Chiesa/Lega ci sarebbe da approfondire parecchio, ma non è questa la sede. Il credo cattolico è talmente trasversale che risulta impossibile farlo coincidere con una singola forza politica (UDC escluso...). In ogni caso mi preoccupa il fanatismo religioso di Bossi e compagni, roba da Medioevo. Non sapevo che l'estremismo si combattesse con altrettanto estremismo. Della proposta di Castelli non mi meraviglio neanche, visto il poco peso che detiene l'ex "guardasigilli". Mi hanno lasciato di sasso invece le dichiarazioni del nostro ministro degli esteri Frattini, il quale ha dichiarato che prima bisogna occuparsi della questione crocifisso e che poi si può anche pensare alla modifica del tricolore. Scandaloso, deve dimettersi quel cane.
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