Un padre accoltella la figlia, la uccide e la seppellisce nel giardino di casa. E' un fatto, verificatosi nell'agosto 2006.
Reo confesso, il padre viene condannato in primo grado a 30 anni di carcere. Altro fatto, verificatosi nel dicembre 2008.
Altri fatti: padre e figlia (Hina) sono musulmani. Lui parecchio, pare, al punto da litigare spesso con la figlia per la sua decisa volontà di condurre una vita "occidentale", scegliendo di fare dell'islam una ragione di spiritualità, non di vita. Per capirci: Hina aveva tenuto nascosto alla famiglia di avere un lavoro. E aveva una relazione con un ragazzo nonostante la sua famiglia ne avesse già scelto un altro (da sposare) per lei. Già.
Leggo sul Corriere che il tribunale di Brescia ha depositato le motivazioni della sentenza, secondo le quali Hina non fu uccisa per motivi religiosi, ma per «un patologico e distorto rapporto di possesso parentale».
Io non so, non sono esperto di 'sta roba, sono anche pronto a essere smentito.
Ma mi sembra evidente l'inutilità del dribbling tentato dalla magistratura. Da dove diavolo deriverebbe infatti, questo rapporto patologico, se non da un'aderenza totalizzante e fondamentalistica alla fede islamica e ai contenuti dei suoi testi sacri?
Altri fatti: padre e figlia (Hina) sono musulmani. Lui parecchio, pare, al punto da litigare spesso con la figlia per la sua decisa volontà di condurre una vita "occidentale", scegliendo di fare dell'islam una ragione di spiritualità, non di vita. Per capirci: Hina aveva tenuto nascosto alla famiglia di avere un lavoro. E aveva una relazione con un ragazzo nonostante la sua famiglia ne avesse già scelto un altro (da sposare) per lei. Già.
Leggo sul Corriere che il tribunale di Brescia ha depositato le motivazioni della sentenza, secondo le quali Hina non fu uccisa per motivi religiosi, ma per «un patologico e distorto rapporto di possesso parentale».
Io non so, non sono esperto di 'sta roba, sono anche pronto a essere smentito.
Ma mi sembra evidente l'inutilità del dribbling tentato dalla magistratura. Da dove diavolo deriverebbe infatti, questo rapporto patologico, se non da un'aderenza totalizzante e fondamentalistica alla fede islamica e ai contenuti dei suoi testi sacri?
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