venerdì 30 aprile 2010

Per dire

Io, quando mi fa male il culo, dico che mi fa male il culo.
Chinaski, quando gli fa male il culo, scrive un post così.

giovedì 29 aprile 2010

Comunque, gente, questo qui è uno stronzo

Nobody's getting out of here alive

Curiosando sulle pagine di Wikipedia dedicate alle finali di Champions, ho letto di una fra le più celebri di sempre, quella del 1999, quando il Manchester rimontò 2 gol (entrambi su corner) al Bayern nei minuti di recupero, dopo aver preso pallonate per un'ora e mezza (Palo di Scholl e traversa di Jancker, dopo la geniale punizione di Basler).
Naturalmente, mi è venuto in mente che uno dei miei idoli calcistici, Lothar Matthaeus, 38 anni sul groppone, quella sera giocava, e che, essendo uscito all'80', durante quella manciata di minuti ha dovuto assistere dalla panchina al concretizzarsi della sciagura.
Lui era un fenomeno vero, ipertitolato, e questo lo sanno anche i sassi, ma non aveva ancora vinto la Champions, ultimo trofeo a mancare dal suo palmares personale.
Matthaeus, una finale, l'aveva già persa 12 anni prima contro il Porto. Capitanando sempre il Bayern, e sempre subendo una rimonta nei minuti finali (78' e 80').
Nel 1999, i gol di quei due che non voglio nemmeno nominare arrivarono al 91' e al 93'.

Quello che mi ha molto divertito, leggendo la voce su Wikipedia, è stato il commento di Clive Tyldesle, cronista televisivo tifoso del Manchester che dopo aver chiesto retoricamente "What must Lothar Matthäus be thinking?" ha onestamente aggiunto "Well, with the greatest respect, who cares?"

Finale? Finale di che?

martedì 27 aprile 2010

Treme

Gli autori di una delle più grandi serie Tv degli ultimi anni si sono messi a raccontare New Orleans, e pare che ci stiano riuscendo molto bene.
Nel frattempo, Matteo Bordone pensa a come potrebbe uscire una serie italiana su L'Aquila, in che modo una produzione italiana la saprebbe sceneggiare senza cedere a sentimentalismi e lacrime e tirate consolatorie e retoriche; poi conclude forse meglio di no.

lunedì 26 aprile 2010

What a wonderful feeling

Fratelli Cohen, Grande Lebowski, pugno in faccia al Dude, sogno, volo su Los Angeles, Bob Dylan canta The man in me, i Clash ne han fatto una cover, non chiedetemi che diavolo c'entri il video.


venerdì 23 aprile 2010

Where have you gone, Joe di Maggio?

La cosa deprimente dei casini interni alla destra è che quelli interni al Pd sono ancora peggio, e buttano tanto male da impedirgli di far la voce grossa, di chiedere elezioni anticipate, o di cavalcare un po' l'agitazione delle onde e portarsi via qualche consenso. Gli impediscono di fare opposizione in modo onesto ed efficace, insomma.
Gli altri, quelli del fare e del profilo basso e della concretezza, finalmente (sì, poche palle: finalmente) si prendono a pesci in faccia e la dichiarazione di Bersani non fa che porre l'attenzione sulle riforme che non arriveranno.
Solita immagine del Titanic che affonda e degli inservienti che lucidano le maniglie: ci deve pensare il Presidente del consiglio, a introdurre il tema delle elezioni anticipate, per dire.

Gran bel risultato, stare all'opposizione ed essere messi peggio della coalizione di governo i cui leader sono in crisi dura e probabilmente irreversibile.
Del resto, astenersi non serve a niente, Bersani è il miglior segretario possibile e le chiavi del partito è meglio darle a D'Alema.

giovedì 22 aprile 2010

Tocca dirlo

Poi anche chissenefrega, eh, ma in tutta sta storia -a livello formale- ha ragione il Cav, quando dice che Fini ha strumentalizzato la tradizionale imparzialità del suo ruolo per tirare qualche destro alla linea del Pdl.
Strategia legittima, ma certamente non limpida e corretta,considerati gli equilibri di un partito.
Sui contenuti non c'è gara (non c'è gara per me: dentro il Pdl c'è eccome) e sto con Fini, ma il Cav un grosso argomento ce l'ha.

Da qui a una testa di cavallo nel letto passa poco

Ci pensi ogni tanto, alle rane?

Da buone e incasinate strade che si separano quali siamo, tutti noialtri esseri umani abbiamo perso di vista qualcuno a cui eravamo parecchio affezionati.
Nel loro ultimo (bel) disco, i Baustelle ci hanno scritto una gran canzone:


Meglio gli ippopotami

Qualche settimana fa, Nich aveva pubblicato un post di commento a un articolo di Massimo Fini che, a voler valutarne seriamente il contenuto, faceva schifo anche negli spazi vuoti fra le parole.
Quest' altro che ha scritto (sempre su Il Fatto: complimentoni), invece, è ancora peggio.
Parla della guerra in Afghanistan, ne parla nel modo più reazionario possibile e già dal titolo ("Io sto col mullah") viene voglia di fare un colpo al 113.
Ma il passaggio migliore è senza dubbio questo:

Nei sei anni del governo talebano c’era sicurezza. Si poteva viaggiare tranquillamente anche di notte. Bastava rispettare la legge.

Strepitoso: bastava-rispettare-la-legge.
Quale? Questa.

ps: L'articolo di Fini è stato segnalato -per via di sostenute analogie fra la Sicilia borbonica e l'Afghanistan contemporaneo- anche sul sito Comitati due Sicilie, sito di sciagurati anti-risorgimentali e revisionisti.

mercoledì 21 aprile 2010

Taac

Bellissimo post su una delle band più strambe della storia (che però a me piace abbastanza). Ne incollo una lunga parte perchè è davvero spassoso:

L’Islanda ce l’ha questa tendenza ad ammorbare le vite dei popoli civilizzati con le sue flatulenze. Ora tutti pensano che la nube tossica del vulcano preistorico sia il più terribile flagello che l'Islanda abbia mai prodotto, ma questo solo perché, di quei tutti, evidentemente nessuno ascolta i Sigur Rós.
Nemmeno io ascolto i Sigur Rós, sono venuto a sapere della loro esistenza giusto qualche anno fa, per caso, quando alla radio un tizio ha detto che i Sigur Rós, insomma, non ne capiva il senso, e io non sono stato lì a indagare, e per tutti gli anni successivi ho vissuto benissimo senza i Sigur Rós e la loro sedicente musica, e ora che sono costretto ad ascoltare i Sigur Rós e la loro sedicente musica tutti i maledetti giorni della maledetta settimana, ricordo quasi con nostalgia quei tempi in cui potevo essere quel genere superiore di persona che disprezza una cosa senza conoscerla, nel caso particolare una musica (se così vogliamo chiamarla) senza averla mai ascoltata. È un comportamento deprecabile e ignorante, ma due volte su tre ci prendi.
Ora, si dà il caso che Ema ascolti i Sigur Rós. Non li ascolta soltanto: si fa di Sigur Rós. (Anche in questo momento li sta ascoltando, neanche me n’ero accorto tanto mi sono abituato ad averli come disgraziato sottofondo). Li venera e ne è chissà come dipendente, si fa queste lunghe pere di Sigur Rós mentre studia, e lei, quando non salva le vite, studia molto, stiamo parlando di una scienziata, una che, vedrete, vincerà il Nobel o qualcosa, e quando glielo daranno io sarò là, probabilmente sordo perché mi sarò cavato da molto tempo le coclee con un ferro da calza, e quando la chiameranno sul palco del Nobel per fare il discorso autocelebrativo, io, coi capelli bianchi sparati da tutte le parti, le ciabatte, la faccia di cartapesta alla Schopenhauer e una bottiglia di vino vuota nella tasca della vestaglia a quadrettoni verdi e rossi, mi alzerò, comincerò ad arrancare verso il podio brandendo il mio sigaro e gracchiando “ve la dico io una cosa sulla dottoressa…”, prima di essere placcato dalla sicurezza, e il punto non è quello che volevo dire sulla dottoressa, ma il fatto che sarò completamente rimbambito, oltre che sordo. E questo per colpa, principalmente, dei Sigur Rós, che con questi cori e i piatti e i crescendo e le aurore ti tirano definitivamente scemo.
E c’è un motivo. Da quanto ho capito, il cantante dei Sigur Rós ha iniziato a fare – aperte virgolette – musica – chiuse virgolette – perché da piccolo gli è rimasta la testa schiacciata in non so quale pressa e da allora soffre di terribili acufeni che soltanto le sequenze di suoni che gli capita di assemblare riescono a lenire, giustificazione eccellente per quella specie di richiamo per balene (per citare un lettore illuminato che mi ha scritto e che condivide lo stesso tipo di sensazione rispetto alla presunta produzione artistica dei Sigur Rós) che è riuscito non so come a spacciare per musica alla mia ragazza, peccato che a me gli acufeni li facciano venire, e io un acufene ce l’ho già, solo che ho avuto fortuna e con il tempo si è attenuato, oppure il mio orecchio ha riequalizzato tutto il complesso appercettivo in modo da non farmelo notare più, comunque il problema è che le composizioni dei Sigur Rós sono, di fatto, una sorta di grosso acufene oggettivo, come il lamento di uno che ha il mal di pancia, che ha mangiato tanta, tanta, tanta verdura infetta o maionese scaduta o le uova con la salmonella e ora ha tutta questa dolorante e pulsante roba schifosa nei visceri e se ne sta sulla tazza con le mani sul ventre sperando nella liberazione ma, sorpresa!, scopre di non avere l’ano. Un lamento così.

Che avrà pure molti problemi

In Sudafrica, la FIFA sta svendendo i 335000 biglietti per le partite dei mondiali che ancora le pesano sul groppone.

Kids

Scopro che i Kooks hanno fatto la cover di un gran pezzo degli MGMT, gruppo che ho molto ascoltato recentemente, come possono irritatamente confermare i miei coinquilini.
(Meglio l'originale, btw.)


Ma per amare chi tira calci ad una palla

Sia percepito senza toni trionfalistici rispetto alla gara di ritorno: raramente, forse mai, sono stato così contento di tifare Inter durante una partita di calcio. Abbiamo incontrato la squadra più forte del mondo, ci siamo fatti segnare un gol e poi gliene abbiamo fatti tre, legittimando il risultato con altre occasioni e annullando le potenzialità del miglior calciatore in circolazione.
Davvero molto emozionante. Bravi tutti.
Due postille, ora.
Primo: da suo ammiratore, dico che Balotelli è un asino. Un asino capriccioso e insopportabile. Non riesco a pensare come possa giocare nell'Inter anche nella prossima stagione, ed è un peccato se si considerano le sue doti.
Secondo: mercoledì c'è il ritorno, e si comincia da capo.

martedì 20 aprile 2010

Cose fatte bene

Con un po' di ritardo: Il Post è online.
Lo dirige Luca Sofri e ci lavora uno dei blogger più bravi d'Italia: leggetelo tutti i giorni, che ne varrà la pena.

mercoledì 14 aprile 2010

Le cose (a volte non) cambiano

In Italia dunque non cambia nulla sul no al riconoscimento delle unioni civili tra persone dello stesso sesso rispetto ad altri Paesi europei come la Spagna, il Belgio, l'Olanda la Norvegia e in Portogallo, dove il sì è possibile. Per non parlare della Svezia dove è aperta anche la strada dell'altare.

"Si tratta di un collegamento inaccettabile e noi lo condanniamo"

E' la posizione del ministro degli esteri (espressa dal suo portavoce) sulle ultime dichiarazioni del Segretario di Stato Vaticano.

Del ministro degli esteri francese, intendevo.

Telefonate a Jacopo Baraonda: la sua teoria è ancora buona

La cosa positiva dell'ultimo giro d'intercettazioni relative a Calciopoli è che demolisce la teoria del complotto secondo cui nessun dirigente interista era comparso nelle telefonate solo grazie alle manovre di Tronchetti Provera e dei suoi contatti in Telecom, i quali in soldoni avrebbero eliminato -prima di girarle alla procura- le conversazioni compromettenti per i nerazzurri.
Le prove a sostegno di questa teoria? L'assenza di prove. Le dimostrazioni della sua validità? La sua indimostrabilità.

- "Ho visto un maiale volare!"
- "No, guarda, non è possibile. I maiali non volano."
- "Eh, ma tu lo dici perchè sei d'accordo col maiale."

Invece, le telefonate ci sono, 75 di queste sembrano essere rilevanti e staremo a vedere a quali esiti condurranno le indagini.
Punto.

lunedì 12 aprile 2010

Oh maledette malelingue

La vicenda degli scandali pedofilia in Vaticano è in continuo movimento, nonostante i media italiani ne parlino poco.
Qui c'è un blog che continua a scriverne.

Comunque

A me la vignetta di Staino ha fatto ridere.

10 billions. And still counting

The 10 billionth song, “Guess Things Happen That Way” by Johnny Cash, was downloaded by Louie Sulcer of Woodstock, Georgia. As the grand prize winner of Apple’s 10 Billion Songs Countdown contest, Louie will receive a $10,000 iTunes Gift Card.

Ragione e sentimento

Per quel che ci ho capito io, la vicenda Emergency in Afghanistan è ancora piuttosto oscura. Probabilmente, ci capiremo qualcosa più avanti e otterremo informazioni più certe col passare del tempo.
Per questo motivo, trovo completamente stupida e tristemente retorica l'idea di firmare un appello intitolato "Io sto con Emergency".

giovedì 8 aprile 2010

Anche i bambini, come gli adulti, sparano un sacco di cazzate

Leggendo cose qua e là sugli scandali relativia alla pedofilia in Vaticano, ho letto qualcosa sul caso McMartin.
Qui la voce su Wiki, qui il download gratutito di un libro scritto sull'argomento dalla ballotta Wu Ming.

mercoledì 7 aprile 2010

Moralmente, ne posseggo una quota

Offrire un prodotto, bucare il mercato, dominare il mondo: il gran capoccia del Cillit Bang si è portato a casa 90 milioni di sterline, quest'anno.

Se c'è un film da vedere

E' l'ultimo di Polanski, a quanto pare.

Pensavo

E' meglio cercare di convincere il prossimo che qualcosa è sbagliato o cercare di convincerlo a fare qualcosa che si ritiene giusto?

giovedì 1 aprile 2010

Al passo coi tempi

Rino Fisichella, presidente della pontificia Accademia per la vita:
Anzitutto credo che dobbiamo prendere atto dell' affermarsi della Lega, della sua presenza ormai più che ventennale in Parlamento, di un radicamento nel territorio che le permette di sentire più direttamente alcuni problemi presenti nel tessuto sociale. Quanto ai problemi etici, mi pare che manifesti una piena condivisione con il pensiero della Chiesa.
Perbacco: non mi ero accorto che i nostri amici del Vaticano volessero distruggere i campi nomadi, approvassero chi va in giro a spruzzare disinfettante sugli immigrati, ritenessero il Natale un'occasione per terrorizzare gli stranieri, si fossero aperti ai riti pagani e considerassero Giovanni Paolo II un simoniaco al soldo di D'Alema.
Si vede che anche loro si sono aggiornati.

Trovato qui.