martedì 5 ottobre 2010

Meet them down by the river

Sapete che c'è? Stamattina ho comprato un disco.
The Suburbs, degli Arcade Fire di Montreal, Quebec, Canada. (Guardate che vi sento, manica di rompipalle: gnègnè, lui ascolta gruppi indie fighetti, gnègnè, nemmeno più americani, gnègnè, è talmente avanti che ascolta musica che ancora deve uscire, gnègnè, vuoi mettere gli Zeppelin. A parte che no, non voglio mettere gli Zeppelin, e poi questi qui sono indie com'o' cazzo: funzionano sui grandi numeri, collaborano con Terry Gilliam, hanno bellissime idee per i loro videoclip, vendono benissimo e, soprattutto, suonano meglio. Presente la sigla di Otto e mezzo?)
Comunque, dicevo, ho comprato un disco. Un disco di un gruppo, di quelli che vai nei negozi, lo chiedi, lo paghi, lo porti a casa, lo infili nel lettore e lui suona musica a un più che accettabile livello di fedeltà sonora.
L'ho pagato 18 euro e 90 (eh), e l'ho comprato a colpo sicuro, già sapendo che mi sarebbe molto piaciuto perchè sto disco, qualche mese fa, l'ho scaricato illegalmente dalla rete, per dirla con un eufemismo.
Ed ecco: è stato piuttosto divertente stupirsi della propria voce che dice a un negoziante "Ce l'avete l'ultimo degli Arcade Fire?". Mi sarebbe parso meno strano andare dal calzolaio a chiedergli di sistemare le scarpe, intendo.
E a parte che -i miei coinquilini sono avvisati- con quel disco qui spaccherò i coglioni per almeno un mese mettendolo su praticamente sempre perchè è bello che ti vien da piangere, mi sono accorto che la mia versione piratata è diversa da quella originale. Tipo che metà delle canzoni son diverse. Poi il disco è bello uguale, anzi forse è pure meglio.
Però a uno il pensiero viene. Tipo: ma mentre montavo la scrivania Ikea ne cantavo a squarciagola una che sul cd non c'è. Ma porco giuda, sarò mica rimbambito. Insomma, si può sapere che ci fanno ste canzoni qui, qui? E quelle là, là?
Qualche copincolla su Google e ci sono. Pare che qualcuno (gli Arcade Fire stessi? I discografici? Gli ebrei?) abbia fatto il simpatico, il collega al cocktail party, infilando nei circuiti della pirateria web materiale che col reale disco non c'entra un beatissimo. Tu pensi di ascoltare questi, invece ascolti un po' questi e un po' qualcun altro.
Il fatto è che alcune di quelle canzoni, quelle di qualcun altro, non sono mica male. Sono tutte di un secondo gruppo canadese, i Wildlife. Inutile dire che il loro Myspace è stato invaso da un botto di gente che, come me, cercava di ricomporre i pezzi della questione e che, come me, adesso scopre un onesto gruppo di bravi compositori di un rockettino gradevole.
Quella canzone qui, per esempio, sarà mica brutta:


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