Se lo chiedete a me, l'intervento di Mentana a proposito della sentenza comminata a Formigli è un caso da manuale di argomentazioni deboli, parziali e non pertinenti a sostegno di un'opinione condivisibile. L'unico suo argomento buono, secondo me, è quello relativo alle cautele e alle paure che altri giornalisti potrebbero avere nel realizzare un'inchiesta in futuro, con il ricordo vivo della multa esorbitante che Formigli -se gli andrà male nei prossimi gradi di giudizio- dovrà pagare. Anche a me la multa sembra eccessivamente severa, ma la mia percezione è di natura personale, non giuridica.
Ed è tutta qui, la differenza. Una volta che la si accetta come espressione di un potere dello stato, si può discutere una sentenza, naturalmente. Ma discuterla significa entrare nel merito del caso, delle carte processuali, delle dinamiche del dibattimento, delle motivazioni -non ancora pubblicate- che ne sostengono la pena comminata. Si può discuterla alla luce di ricerche approfondite e conoscenze consolidate: non alludendo alle concessioni in comodato delle automobili ad altri giornalisti, o alla posizione fiscale dell'amministratore delegato della FIAT. Perché sono cose che non c'entrano un cazzo.
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