1) L'articolo dell'IHT, che rilinko qui, osservando i miglioramenti tecnici del lancio dei missili da parte di Hamas non si riferisce agli scorsi giorni di guerra (alla quale io sono contrario, ribadisco) ma agli anni scorsi, durante i quali città come Sderot sono state distrutte per una metà, ed evacuate per l'altra. E 15 secondi non sono un grande lasso di tempo per ripararsi da un missile, in tempo di pace.
2) Sei libero di dire che è falso che il Likud fosse favorito alle prossime elezioni, ma i sondaggi, dal 30 ottobre in poi, dicono che è vero. Chiaramente non tutti, come sempre succede in questi calcoli. Ma parecchi sì. Diciamo che almeno se ne può parlare.
3) Non nego che i palestinesi siano i veri macellati, nella storia di questo conflitto. Non sono mai stato una iena con peli sullo stomaco grossi così, su queste cose, sulle quali anzi m'infiammo. E non cambio idea nel 2009. Ma penso che sia giusto anche parlare delle responsabilità delle loro leadership, rispetto alle loro miserie.
4) Sono disposto a rispondere "senz'altro" a chi mi chiede se Israele ha commesso errori, "sì" a chi mi chiede se ritengo che sia corresponsabile della crisi umanitaria in corso (alla quale però cerca anche di rimediare) e mi sembrano pessimi e controproducenti gli estremismi da "mi prudono gli F-18" ospitati nella sua società. Quello di cui rimango convinto, in generale, è che Israele sia una democrazia che non vive in sicurezza, confinante com'è con gruppi terroristici (finanziati da chi, lo sanno anche i sassi) che ritengono criminale la sua stessa esistenza. Più di tutto, credo che si meritino il mio pur tiepido, traballante e gasparriano appoggio, da quelle parti, perchè cercano di fare la cosa migliore.
E trovo assolutamente compatibile con le cose del mondo in cui viviamo, l'osservazione per cui spesso non ci riescano.
2) Sei libero di dire che è falso che il Likud fosse favorito alle prossime elezioni, ma i sondaggi, dal 30 ottobre in poi, dicono che è vero. Chiaramente non tutti, come sempre succede in questi calcoli. Ma parecchi sì. Diciamo che almeno se ne può parlare.
3) Non nego che i palestinesi siano i veri macellati, nella storia di questo conflitto. Non sono mai stato una iena con peli sullo stomaco grossi così, su queste cose, sulle quali anzi m'infiammo. E non cambio idea nel 2009. Ma penso che sia giusto anche parlare delle responsabilità delle loro leadership, rispetto alle loro miserie.
4) Sono disposto a rispondere "senz'altro" a chi mi chiede se Israele ha commesso errori, "sì" a chi mi chiede se ritengo che sia corresponsabile della crisi umanitaria in corso (alla quale però cerca anche di rimediare) e mi sembrano pessimi e controproducenti gli estremismi da "mi prudono gli F-18" ospitati nella sua società. Quello di cui rimango convinto, in generale, è che Israele sia una democrazia che non vive in sicurezza, confinante com'è con gruppi terroristici (finanziati da chi, lo sanno anche i sassi) che ritengono criminale la sua stessa esistenza. Più di tutto, credo che si meritino il mio pur tiepido, traballante e gasparriano appoggio, da quelle parti, perchè cercano di fare la cosa migliore.
E trovo assolutamente compatibile con le cose del mondo in cui viviamo, l'osservazione per cui spesso non ci riescano.
4 commenti:
I razzi sono sicuramente migliorati nel corso degli anni ma rimangono pur sempre poco offensivi per Israeli. Sul vantaggio di Kadima sul Likud rimango convinto. Sul fatto che Israele abbia diritto di difendersi ed esistere sono pienamente d'accordo, peccato che sia lui a privare degli stesi diritti il popolo palestinese.
Mi dimentico sempre di rileggere i commenti. Ci sono un paio di errori grammaticali, ma la sostanza è comprensibile.
Per la prima volta in vita mia, mi schiero contro Israele. Sono i numeri che contano. 600 e passa morti non sono accettabili, mi ricordano le maniere "russe" di risolvere i problemi di terrorismo. Tregua subito. Detto questo mio caro Nic, la tua analisi è veramente pietosa. Hamas è una organizzazione terroristica senza nessuna giustificazione. Fondata sull' odio, la violenza e la follia religiosa. Vogliamo compatirla? Neanche per sogno. I razzi sono una pigna in culo da mesi e bloccano la vita di tutto il sud di israele. Te ne rendi conto di cosa significa? Hamas, non è la popolazione Palestinese (vedi bene la west bank) come gli italiani non erano il regime fascista ed gli iraniani i loro barbuti leader. Dire una cosa del genere è grave e sintomo di superficialità. Cmq, a mio modo di vedere i responsabili veri sono i paesi Europei e gli Stati Uniti, mai efficaci nel risolvere la questione che è semore stata lasciata nelle mani degli Israeliani, nel bene e nel male. Ti ricordo infine che lo stato di Isreale è in una guerra senza fine dal 1948...
A parte un rimando al mio blog dove finalmente ho prodotto un completo post per spiegare a fondo la mia posizione (dove non mi si potrà accusare di superficilaità), ribadisco che Hamas è stata eletta (regolarmente) dal popolo e che, date le disastrose condizioni della striscia di Gaza, non si possa fare una distinzione concreta tra esercito (o guerriglieri) e popolazione civile. Indipercui Levy sbaglia.
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