Da ragazzini, si chiacchiera e si fantastica molto sull'elaborazione di progetti di qualsiasi tipo da portare avanti con la ballotta degli amichetti. Progetti di una vita come girare un film insieme, mollare tutto e comprare un albergo ai Caraibi, andare a ritirarsi nella silenziosa serenità di una baita in montagna.
Si tratta di progetti elaborati, appunto: quello che succede sul piano concreto, solitamente, è che ogni amichetto cerca invece di trovare una sua realizzazione personale attraverso percorsi più graduali e convenzionali.
Mi piace pensare che l'idea alla base del progetto Improv Everywhere sia un'eccezione alla regola di cui sopra. Si tratta di un collettivo di newyorkesi stupidini che si è autoassegnato il compito d'inventarsi scene d'improvvisazione fra lo squinternato e l'acuto, con l'obiettivo di sottrarre per qualche minuto il pubblico allo sbriciolamento dovuto a prassi e pensieri della routine quotidiana.
Sono bravi, molto: intrattengono, divertono, sono in missione per conto del benessere altrui, nel loro piccolo migliorano il mondo. Il loro canale Youtube è qui.
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