Sì, lo sappiamo che la sanità non è passata nelle mani dello stato; sì, certo, non c'è la
Public option; sì, abbiamo letto anche noi che restano altri milioni di americani privi di assicurazione sanitaria; no, certo, adesso non è che la sanità americana; no, non è una rivoluzione; no, ma Michael Moore chissenefotte; no, ecco, insomma, appunto, sì, stavamo dicendo.
L'ha detto pure Obama: non è una riforma radicale, è una riforma importante. E le cose si cambiano un pezzo alla volta, aggiungo io.
Sul chiarimento degli elementi più oscuri, Rocca
ha scritto delle
cose rilevanti mentre in USA
ci dà una mano Slate, e io provo a dire quasi la stessa cosa:
Diciamo che ho una malattia ereditaria. Posso permettermi un'assicurazione ora?Aspetta tre mesi. I requisiti in ragione dei quali le compagnie assicurative accoglieranno ogni nuovo cliente non partono che dal 1 gennaio 2014. Ma il
Patient Protection and Affordable Care Act stanzierà da qui a 3 mesi, e in tutto il Paese, 5 miliardi di dollari per fasce ad alto rischio. Questi piani assicurativi di gruppo forniranno copertura solo per persone affette da malattie ereditarie che non riescono ad avere un'assicurazione attraverso i soliti canali. Per legge, le compagnie devono (che bello il verbo "must", talvolta;
ndgeffe) accettare tutti i potenziali clienti e non possono offrire prezzi più alti di quelli standard.
La legge costa circa 1000 miliardi nei primi 10 anni. Come fa, esattamente, a ridurre il deficit?Prima di tutto, la legge riduce la spesa di Medicare e Medicaid abbassando i tassi che programmi pagano per servizi quali le visite. (Riduce anche le somme pagate attraverso il Medicare Advantage program).
Inoltre, introduce nuove tasse, incluso uno 0,9% di aumento sulle buste paga per lavoratori che guadagnano più di 200.000 dollari all'anno (e coppie che guadagnano più di 250.000) e il 3,8% per le rendite sulle stesse fasce di reddito. Entrambe le tasse saranno effettive nel 2013.
Infine, la cosiddetta tassa "Cadillac" per quei piani assicurativi coperti dai datori di lavoro: colpirà piani individuali che costino più di 10.200 dollar all'anno e i piani famigliari che costano più di 27.500. Non sarà effettiva che dal 2018. Il Congressional Budget Office stima che, considerate insieme, queste misure ridurranno la spesa e aumenteranno le entrate abbastanza da abbassare il deficit di 143 miliardi nei prossimi 10 anni e oltre 1000 miliardi nella seconda decade.
E' prevista una multa per chi non ha l'assicurazione. Come fa il governo a sapere se sono assicurato o no?
Attraverso il sistema fiscale. La legge non dice esplicitamente come il mandato individuale per l'assicurazione sanitaria sarà rinforzato, ma ai contribuenti sarà probabilmente richiesto di provare che possiedono un'assicurazione quando formulano la dichiarazione dei redditi ogni anno. (Se ti assicuri attraverso il posto di lavoro, ci penseranno loro. Se lavori in proprio, il tuo assicuratore ti invierà un documento apposito). Se un contribuente non è assicurato, l'agenzia delle entrate gli notificherà l'assenza dal registro e gli mostrerà come iscriversi attraverso i loro uffici. Se si rifuta d'iscriversi, l'agenzia imporrà una multa che comparrà sulla dichiarazione dei redditi. La multa parte leggera nel 2014 -95 dollari o l'1% delle entrate- ma aumenta continuamente fino al 2016, quando cittadini non assicurati pagheranno 695 dollari all'anno, con un massimo di 2085 per famiglia- o il 2,5% del reddito casalingo.
Cosa succede se ho un'assicurazione sovvenzionata dallo stato e ho bisogno di un aborto? Chi lo paga?
Te lo paghi tu. Il compromesso raggiunto fra governo e senato dice che i fondi federali non possono essere usati per pagare l'aborto. Quindi se il governo federale copre totalmente il tuo piano, devi mettere soldi tuoi per l'aborto- tranne nei casi di stupro o incesto. (E' lo stesso accordo previsto per le donne coperte da Medicaid) Anche se il governo copre solo parzialmente la tua assicurazione, dovrai pagare la porzione dell'assicurazione che copre l'aborto. [...]
L'attorney general (una roba tipo l'Avvocatura di Stato, ma con poteri esecutivi) della Virginia ha promesso di fare causa contro il governo federale sostenendo che non è lecito costringere gli abitanti a comprare un'assicurazione sanitaria. I suoi alleati dicono che la riforma viola il decimo emendamento. E' vero?
Probabilmente no. IL decimo emendamento dice che "i poteri non delegati agli Stati Uniti dalla Costituzione, o non negati da essa agli stati, sono riservati ai rispettivi stati federati, o al popolo." Il governo federale, comunque, può sostenere due giustifiche costituzionali sulla riforma. La prima è il diritto di regolamentare il commercio interstatale, cosa che include ogni business che attraversi i confini nazionali. (Anche se non tutte le compagnie assicurative operano in più di uno stato, il Congresso può comunque regolamentarle come se la legge facesse parte di uno schema interstatale, come dice la Corte suprema.) Il congresso, inoltre, ha il diritto costituzionale di imporre le tasse. Esattamente come tassa le aziende che inquinano per la loro imposizione di un danno alla cittadinanza, può tassare gli americani che non pagano l'assicurazione sanitaria per lo stesso motivo.
Cosa ci vorrebbe, per abrogare la riforma?
Realisticamente, una maggioranza repubblicana in Parlamento e un presidente repubbliano. Anche se il partito repubblicano vincesse la maggioranza nelle elezioni di quest'anno, il presidente Obama potrebbe porre il veto contro ogni legge che volesse negare una qualsiasi parte di questa riforma. I repubbliani avrebbero bisogno di una maggioranza di due terzi in entrambe le camere per sorvolare il veto. Cosa piuttosto improbabile. Se i repubblicani controllerano il parlamento e il senato nel 2012, avranno comunque bisogno di 60 voti in senato per cancellare completamente la legge. [...]