venerdì 7 novembre 2008

Come siamo messi

Trattasi di menata giornalistica, quel che segue

Allora.
Io leggo spesso il blog di Christian Rocca, inviato in USA per il Foglio. E' bravo, attento e competente, in quello che fa; e sulle cose di là dall'oceano è una fonte straordinaria di notizie. Tant'è che il primo articolo su Obama l'ho letto proprio sul suo blog, due anni fa.
In questa campagna elettorale Rocca non ha indugiato molto, e ha ripetuto per settimane una cosa sola: vince Obama, a valanga. Da qualche parte nel presente blog avevo anche linkato le sue previsioni, che mi sembravano davvero troppo ottimistiche.
Ecco, ieri sul suo blog Marco Travaglio ha scritto un pezzo in cui diceva che Rocca (insieme ad altri) aveva preso delle grandi cantonate, su Obama e sugli altri politici della campagna. Potrei citare pezzi qua e là dell'articolo di Travaglio, ma non lo faccio, perchè così facendo c'è il rischio di distorcere la realtà, soprattutto (ding!) se si ha intenzione di farlo. Quindi leggetevelo qui.
Poi io non so una mazza di loro due, non escludo ci siano rancori vecchi e dissensi assoluti su moltissime cose, ma mi chiedo come questo possa essere sorgente di uno scontro che cambia cose passate, scritte nere su bianco. E non opinioni o valutazioni personali sensibili di interpretazioni diversissime, ma previsioni di quel che accadrà.
Poco spazio per le sfumature, no?
Il post di Travaglio ha 600 e passa commenti, moltissimi dei quali ne salutano il contenuto come fiera sberla al giornalismo servile e disinformato di Rocca. Con una mano, tutti a elogiare Travaglio, invece titolare di un giornalismo libero e indipendente. Con l'altra, tutti a specchiarsi l'ombelico per vedere quanto è bello e come viene il sorriso quando si fa il culo al giornalista al soldo del nemico. Soprattutto, tutti a discutere del nulla, di una cosa che è irreversibilmente falsa da fare schifo, a pensare che se l'ha scritta Travaglio, beh, allora è realtà assoluta, tanto corretta quanto inossidabile.
Ho anche commentato nel blog di Travaglio, per dire guarda che no, ma in mezzo a quel putiferio è già buono se qualcuno ha letto quel che ho scritto.
Poi faccio la figura di chi spara i fuochi d'artificio sulla polvere, ma il riscontro avuto dal post di Travaglio mi riempie di disincanto. (Poi mi passa, tranquilli)
Va beh, comunque: qui risposta di Rocca, qui controrisposta di Travaglio e qui controrisposta di Rocca.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma secondo te, Travaglio, da che cosa è guidato? Ci è o ci fa?

GF ha detto...

Mah, di certo il personaggio che si è ritagliato gli permette di avere un grande seguito (antiberlusconiani incalliti, orfani magari di un'opposizione come piaceva a loro) e altissime entrate economiche: scrive un libro all'anno e vende sempre un botto. (scrive poi è una parola grossa, molto spesso i suoi libri contengono copiaincolla lunghissimi di verbali giudiziari e cose così)
Penso che avesse iniziato perchè ci credesse sul serio, e forse per saldare qualche vecchio conto col Cav per via dei casini al Giornale con Montanell; poi, quando ha capito che aveva un gran capitale da investire e che una grande fetta di pubblico lo stava a sentire ha perso un po' la bussola e si è fatto prendere dal personaggio...

GF ha detto...

(la consecutio è andata un po' a puttane nel mio commento, pardon..)

Anonimo ha detto...

Credo anch'io che Travaglio si sia fatto trascinare in una spirale di esagerazione come è capitato a molti. Vedi Beppe Grillo o, nella sfera politica, a Di Pietro. I motivi sono principalmente riconducibili a opportunità economica o politica.