venerdì 23 dicembre 2011

Compagni est-europei, uno sforzo ancora dalle sale da ballo un pò più che di merda

Volevo dirvi che c'è la crisi. Che stiamo vivendo un periodo tosto, drammatico. Che ci sono sacrifici all'orizzonte. Che il nostro debito pubblico ha rischiato d'impennarsi, andare a fondo scala e spaccare l'ago. Che la disoccupazione sta all'8,3%
Insomma, volevo dirvi che siamo abbastanza nella merda, ma lo sapete già.
In questo contesto, dare un'occhiata alla situazione del mercato del lavoro -naturalmente per riformarlo- è d'obbligo. E' un ambito da cui non può provenire il rimedio assoluto e definitivo di tutti i problemi, certo, ma un bel pezzo di quel rimedio sì. Eccome. 
Oggi la legge sul mercato del lavoro è la legge 30, che il governo Berlusconi -non lo scorso, quello precedente ancora- ha chiamato legge Biagi in memoria del giuslavorista morto ammazzato dalle BR: un'operazione di branding efficacissima in ragione della quale criticare la legge è un po' come criticare un martire del terrorismo e quindi un po' come sostenere posizioni estremiste, rossissime, sovversive. Che Biagi sia stato un consulente fra molti altri, è una notizia passata in secondo piano. Che il firmatario del documento finale fosse Maroni, ancora di più.
Bene. In tutto ciò, nel parlamento italiano ci sono Pdl, Lega, Pd, Idv, Terzo Polo e gruppetti misti vari, giusto? E nel parlamento italiano, oggi, ci sono due proposte di legge di riforma del mercato del lavoro. Sono entrambe del Pd.
Questo significa -lo so che è ovvio e consequenziale, ma pensateci bene- che da aprile 2008 a dicembre 2011: il Pdl non ha messo in discussione proposte di legge sulla riforma del mercato del lavoro, la Lega non ha messo in discussione proposte di legge sulla riforma del mercato del lavoro, l'Idv non ha messo in discussione proposte di legge sulla riforma del mercato del lavoro, il Terzo Polo -c'è dentro l'Udc, per dire- non ha messo in discussione proposte di legge sulla riforma del mercato del lavoro, i gruppetti misti vari non hanno messo in discussione proposte di legge sulla riforma del mercato del lavoro. 
Io penso che sia una cosa fuori dal normale, ma tanto fuori dal normale, che solo un partito abbia saputo elaborare una proposta così importante su un tema così delicato all'assemblea legislatrice del paese. 
E poi penso che, relativamente al Pd, sia un problema il numero delle proposte. Una è di Ichino, d'impronta liberale; l'altra è di Nerozzi, più vicina al mondo della CGIL. Beh, un partito di centro-sinistra e d'ispirazione socialdemocratica, ma più in generale un partito sano, dal funzionamento interno organico, dialettico ed equilibrato formulerebbe una proposta. Non due. 
E infine penso che da questo tema, come da altri mille elementi della vita politica italiana, si possa trarre una conclusione: il Pd è un partito pieno di difetti, di contraddizioni, di litigiosità, di errori alle spalle e di tutto quello che vi pare; ma l'unico partito in Italia fatto a forma di partito serio e credibile. E di gran lunga. Per numeri, per democrazia interna, per presenza sul territorio, per capacità dei dirigenti, per senso del paese: per la sintesi fra capacità e possibilità di trasformare qualche pezzo d'Italia in un paese moderno, laico e progressista.

sabato 17 dicembre 2011

Poi mi dovete spiegare come si fa a non volere bene a 'sti ragazzi

C'è una loro canzone che la cantante a volte esegue facendo un ballettino scemo e giocando con l'orlo della gonna. Poi una volta Regine ha fatto tutta la questione sul palco insieme a Cyndi Lauper, e da quella volta il pezzo s'è costruito una sua piccola storia per gli impallinati della band. Per dire: quando li ho visti a Milano, un tizio dietro di me a un certo punto ha chiesto a un suo amico: "La faranno quella in cui lei fa il balletto?" 
Insomma, c'è questo sito che gli Arcade Fire hanno dedicato a uno dei brani più longevi del loro ultimo disco: Sprawl II (Mountains beyond Mountains). E' piuttosto divertente. 

venerdì 16 dicembre 2011

"Se avete pregato per me, vi perdono"

Con un bel post, Giovanni Fontana ha ricordato i motivi per cui tutte le persone razionali e curiose di capire il mondo dovrebbero essere afflitte dalla morte di Christopher Hitchens. 
Sul blog di Christian Rocca, sono segnalate alcune delle moltissime sue cose rilevanti.

Ho appena visto il filmato che c'è qui. Formidabile.
Un anno e mezzo fa. Si parla del suo cancro. Il suo interlocutore gli chiede:
-Let's talk about how you are
Al che Hitch risponde, in modo asciutto e ordinario:
-I'm dying. Everybody is, but I'm accelerating the process.

lunedì 12 dicembre 2011

Atei scemi? Certo che ce ne sono

Odifreddi sembra essere uno di questi:
Ma in un paese ideale e razionale, cosa ci si potrebbe aspettare? Una procreazione responsabile richiederebbe anzitutto e soprattutto  la considerazione e la difesa del diritti dei nascituri. Diritti che includono quelli enunciati in teoria dalla Costituzione: salute, istruzione, lavoro. Ma anche quelli rivendicati in pratica da chiunque: benessere, felicità, autorealizzazione. In mancanza di adeguate prospettive che rendano l’adempimento di queste condizioni se non certe,  cosa ovviamente impossibile da assicurare, almeno probabili e prevedibili, i tribunali dovrebbero intervenire per impedire la procreazione. Anzitutto, in maniera preventiva, forzando all’uso di anticoncezionali. E poi, quando la prevenzione avesse fallito, imponendo la cessazione della gravidanza. 

Un lunedì più lunedì di altri lunedì

Anche quest'anno, è il 12 dicembre.

martedì 6 dicembre 2011

The grandmother didn't want to go to Florida

Potrebbe diventare una rubrica del presente blog: ospitare contenuti e materiali in cui inciampo mentre scrivo la tesi. Stavolta però, non si è trattato di un vero inciampo perché già conoscevo autrice e racconto. Lei è Flannery O'Connor, il racconto s'intitola A good Man is hard to find e fidatevi che ne vale la pena.

And I know I was wrong when I said it was true that it couldn't be me and be her in between, without you

Vorrei far notare a tutti quelli sicuri del fatto loro, a tutti quelli che la sanno lunga, a tutti quelli che a me non la si fa, che io non mi faccio fregare da quelli, insomma a tutti quelli che commentano una manovra economica fondamentale e delicata per mezzo di un'ipotesi affine, contigua o equipollente alla formula "Se l'avesse proposta Berlusconi, l'avrebbero ricoperto di critiche", ecco, faccio notare a tutti quelli (prima che tornino a portare il peso del mondo sulle loro spalle) che in questa manovra ci sono provvedimenti relativi ad ambiti economici su cui Berlusconi non ha mai -mai- messo mano, ci sono reintroduzioni di norme che il suo governo aveva abolito: faccio notare che dallo stesso Pdl sono state espresse critiche e scettiscimi legati ad alcuni passaggi del decreto.
Faccio notare, infine, che esiste un'immagine efficace e definitiva per posizioni di quel tipo lì. Si tratta di un'immagine legata a un'attività che tuttavia ha poco di politico, di serio, di ragionato a misura dei contenuti: si tratta di fare le seghe al gatto. 

lunedì 5 dicembre 2011

Nuove declinazioni di uno spirito nazional-popolare

Qualche settimana fa, mi è venuta una strana idea. Mi è venuto in mente di andare a vedere Vacanze di natale a Cortina il pomeriggio del 26 dicembre. Sui film di natale di questo tipo, esiste un'ampissima letteratura di critiche, compiacimenti e ostilità che è piuttosto condivisibile, ma altrettanto vaga e indefinibile. 
Insomma: chi lo ha mai visto, un film di quelli, al cinema? Un sacco di persone, certo. Ma ho la sensazione che in genere siano le stesse persone che non parlano di cinema perché non lo conoscono, non ne sono appassionati, non lo frequentano assiduamente come un consumo culturale che fa parte della loro vita. Non gliene frega un cazzo del cinema: ogni tanto, guardano un film d'evasione e morta lì. Poi ci sono le solite eccezioni, ma tutto sommato siamo da quelle parti. 
Il che è molto legittimo, naturalmente, e rientra in una logica inossidabile secondo cui il cinema, facci tutti i ricamini onirici e le retoriche esistenziali che ti pare, rimane un'industria. Un'industria che produce, promuove, distribuisce e vende prodotti a un mercato diversificato e stratificato di consumatori: e se uno al supermercato compra solo Coca cola e sofficini, sono cazzi suoi. 
Solo che a me è venuta voglia di vedere un po' come sono fatti, questi che mangiano solo sofficini. Mi è venuta voglia di passarci un paio d'ore insieme, a natale, guardando un film di quelli marci in cui si ride di neGri che non parlano bene l'italiano, bionde con le tette grosse, uomini effeminati e pernacchie a tutto spiano. 
Attenzione: la cosa non ha nessun'intenzione sociologica, nessuno scopo politico. Si tratta di pura curiosità da soddisfare; di voci dentro la testa, entomologiche e stupidine, che mi dicono di fare delle cose. Voglio vedere com'è quel mondo lì, vederlo da vicino e nella sua espressione più ufficiale e fiammeggiante. Se penso di protestare o indignarmi? No. Se sono convinto di ricavare significati profondi o spunti decisivi per analisi illuminanti? Neanche per il cazzo, penso anzi che il contesto di visione collettiva e la proverbiale capacità contagiosa delle risate possano pure farmi divertire, un po'.
Ho cominciato a parlare agli amichetti di questa bizzarria che mi sono messo in testa, e alcuni di loro l'hanno accolta con favore. Ci siamo messi d'accordo su tutto: film, giorno e orario; mancano da decidere solo il tipo e la quantità di droghe di cui faremo uso sconsiderato prima della visione. (Battuta, eh.)
E comunque se dentro a Vacanze di natale a Cortina c'è una sequenza come questa, io torno a rivederlo. 

Oplà

Dimenticandosi clamorosamente di essere leader di un partito il cui bacino elettorale si compone principalmente di pensionati e giovani di ceti medio-bassi, Roberto Maroni si è prodotto in una capriola logica notevole:
Definire lusso un mezzo di dieci metri significa non avere la percezione della realtà.