sabato 29 maggio 2010

Viva la vida, muera la muerte

Poi arriveranno le solite e ammuffite bordate dei realisti, dei cresci-ragazzino-che-la-politica-internazionale-si-fa-così, del cosa-poteva-dire, degli integralisti della scuola business is business e delle falcate americane.
Ma prima voglio dire che Frattini, con Chavez, è stato pessimo, e che prendersela con Amnesty International è stata una cosa da vigliacchi.

Sono improvvisamente diventato un fan scatenato di Quaresma

giovedì 27 maggio 2010

Già che sono qui

Comunque sì, questo blog va molto a rilento in questi giorni, pur consapevole del disappunto dei suoi tre lettori in croce. C'è che internet va molto a rilento in casa, che ho (avuto) diversi esami da preparare, e che forse mi sono pure un po' rotto le palle.
E comunque sì, quest'estate andrà ancora più a rilento, perchè, tu guarda, avrò un lavoro da fare.

Dedicato ai rompipalle linguistici

Categoria nella quale rientro pure io, eh.
(Cliccare, ingrandire)

sabato 22 maggio 2010

Bravi, loro

In un quarto d'ora, a Lifegate hanno passato l'ultimo singolo dei Blur, Ticket to ride dei Beatles e un pezzo degli ottimi Tilly and the Wall.



ps: ora gira un pezzo blues.

mercoledì 19 maggio 2010

Not my cup of tea



I'm Dale Peterson, e ce l'avete presente lo stereotipo dei repubblicani buffi e pericolosi? Allora votatemi.
Dimenticavo: trovato qui.

Loro ci leggono

Qualche giorno fa, qui, si discuteva di Genova e G8. Leggo che è stata emessa la sentenza di secondo grado, qualche minuto fa.

venerdì 7 maggio 2010

Te lo dico io, te lo dico

Leggere una cosa qui e ricordarsi discussioni a sbarcate. Ma a sbarcate, anche con amici. Immagino telefonata: dovrei farla ad almeno 4 persone che conosco, ma non sarebbe un bel gesto.

-Pronto?
-Ciao Mario Bianchi.
-Ciao Geffe, come va?
-Bene, senti.. ti ricordi di quella volta (nel 2001 e nel 2002 e nel 2003 e nel 2004 e nel 2005 e nel 2006 e nel 2007 e nel 2008) in cui hai detto -con quell'aria tipica di chi la sa lunga e con quella retorica rabbiosa e disincantata da povero e abbandonato cittadino dei miei coglioni- che la Franzoni non ci andava in carcere?
-Come?
-Dai, ne abbiamo parlato un sacco di volte. L'intera Italia ne ha parlato per anni. E tu, insieme a molti altri, nella discussione ripetevi sempre questa cosa, cioè che tanto la Franzoni in carcere non ci sarebbe andata. Lo dicevi durante le indagini, dopo la condanna in primo grado e dopo la condanna in secondo grado. Io cercavo di spiegarti che la detenzione può arrivare solo dopo sentenza definitiva, che la nostra costituzione sancisce il principio di presunzione d'innocenza, che i processi sono cose complicate, che eccetera eccetera ma tu niente.
-Ah, sì...
-Ah, te lo ricordi. Beh? Niente da dire?
-In che senso, scusa?
-No, dico, son quasi due anni che la Franzoni è in carcere. Sentenza esecutiva sin dal giorno dopo la condanna della Cassazione. Tutto secondo procedura, secondo legge, non una virgola fuori posto. Nemmeno fossimo nella Svizzera tedesca. Inoltre una consulenza psichiatrica le ha impedito di vedere i figli fuori dal carcere, permesso che lei stessa aveva richiesto. Provvedimenti tosti.
-...
-
No perchè mi sembravi così convinto che lei, oh, lei proprio niente. Me lo dicevi tu: "Ma figurati se quella lì fa un giorno di carcere".
-...
-Mi ricordo che non capivo da dove arrivasse una tale sicurezza. Mi sembrava una frase fatta, ma continuavi a ripeterla, l'hai ripetuta per anni, chissà perchè: ho pensato che ne fossi sinceramente convinto.
-...
-Sembravi uscito da un seminario di 5 anni sulla storia dei sistemi penali occidentali, con un master in criminologia e una specializzazione in architettura urbanistica della Val d'Aosta.
-Sì, ok, ma da parte tua non è...
-Da parte mia una beata fava: parlavi per dare aria alla bile e per darti pacche sulle spalle; beh, avevi torto, torto da vendere e nient'altro. Ciao.

giovedì 6 maggio 2010

And The Daily Telegraph...

In attesa delle elezioni politiche di là dalla manica (God save, forever and a day) Giovanni Fontana riporta un divertentissimo pezzo di televisione fatto da quelle parti:

J. Hacker: “Don’t tell me about the press. I know exactly who reads the papers. The Daily Mirror is read by people who think they run the country. The Guardian is read by people who think they ought to run the country. The Times is read by the people who actually do run the country. The Daily Mail is read by the wives of the people who run the country. The Financial Times is read by people who own the country. The Morning Star is read by people who think the country ought to be run by another country. And The Daily Telegraph is read by people who think it is”.

Sir H. Appleby: “Prime Minister, what about the people who read The Sun?”

B. Woolley: “Sun readers don’t care who runs the country, as long as she’s got big tits”

mercoledì 5 maggio 2010

Cancellare "pup" e aggiungere "cogli"

Avverto l'urgenza di scrivere che Totti stasera è stato deficiente e schifoso.
Più schifoso, però.

The golden gospel

Dopo aver messo a segno un bel colpo con La bussola d'oro, Philip Pullman esce con l'ultimo romanzo e affonda sui vangeli. Secondo me promette bene: mica Dan Brown.

My brain is hanging upside down

Ci sono pure stato, nel più pazzeschissimo dei suoi parchi, e se me l'avessero detto non ci avrei creduto facilmente: la più grande azienda specializzata in divertimenti al mondo, che tra le altre possiede una struttura in cui ospita le montagne russe più adrenaliniche best of the world and if you wish also of the Milky way, ha più di 1 miliardo di dollari di debiti.
Su Slate, c'è un articolo che attribuisce a Dan Snyder, chairman della Six Flags Inc (e peraltro proprietario dei Washington Redskins) una buona fetta delle colpe, tra le quali quella di essersi fatto molto gli affari suoi e poco quelli dell'impresa.

martedì 4 maggio 2010

-"Cos'ha detto?" -"Lei è un bugiardo e un mascalzone!" -"No, prima.." -"Ah, prima..."

Ma qualcuno dovrà pur farlo

Essere garantisti, cioè considerare inderogabile il rispetto di alcuni diritti civili e anteporlo ad ogni altra valutazione personale, significa anche difendere persone e personaggi che non ti piacciono nemmeno un po', tipo Fabrizio Corona, o Clemente Mastella.

E Silvio Scaglia, per esempio, perchè è ancora in carcere?

Non è un paese per Imperia

Francesco Costa si è appassionato al decennale rapporto che c'è fra la famiglia Scajola e l'amministrazione del comune d'Imperia.

Collaterale a questa storia, ho trovato interessante quest'articolo del Foglio:

Mai sentito parlare di piccoli sacrifici, di rate alla fine del mese, di quello che fanno tutti (il settanta per cento degli italiani, nonostante le preoccupazioni per il futuro incerto e precario, ha la casa di proprietà), di annunci su Porta Portese? Funziona così: si leggono gli annunci la mattina presto, cerchiandoli, si evitano quelli in cui c’è scritto “amatoriale”, “particolare”, “tipico” e “interior design”, si vanno a vedere decine di appartamenti descritti come “luminosissimi” e in cui l’unica finestra non murata è a forma di oblò, si scopre che il “piccolo terrazzo vivibile” è un balcone con affaccio su zona cieca in cui vengono ammassati i cassonetti della spazzatura, si apprezza la fantasia creativa degli agenti immobiliari che ricaverebbero bagni anche dalla nicchia per i contatori della luce e ritengono che l’assenza di una cucina sia un incremento di charme. Si rinuncia, si ricomincia, si spera nel passaparola e nel credit crunch che costringa qualche ex ricco a svendere un trilocale, ma non succede mai. Poi si firma, tremanti, un mutuo trentennale e non si dorme la notte pensando che forse era meglio restare in affitto.