venerdì 14 novembre 2008

"E' sicura che voltava le spalle alla finestra?"

Capita che decidi di guardare un film, una commedia politicamente scorretta alla Borat, che si chiama "You don't mess with the Zohan". Scartabelli i file della memoria esterna e vedi quel film lì, che ok 2001: Odissea nello spazio e gli altri membri del tuo podio personale, ma quello, porco giuda.
L'avrai visto sei o sette volte, ma almeno l'inizio, fino alla scena dell'omicidio, ti dici, lo riguardi. Poi ovviamente la sequenza passa e tu vai avanti a vederlo fino alla fine, e lo sai a memoria e chi se ne frega di tutti i film del mondo che non hai ancora visto.
E' che, ti confermi superfluamente riguardandolo, per come introduce e poi racconta la storia, per la bravura degli attori, per lo spessore dei personaggi, per la tensione subliminale di alcuni dialoghi e per la connaturata semplicità di scena con cui l'opera viene realizzata, Delitto perfetto di Hitchcock è un film enorme e i suoi 54 anni se li porta da dio.

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