giovedì 29 gennaio 2009

Exit music (for a film)

E' sempre una trovata artistica di buona efficacia, quella di raccontare una storia i cui protagonisti sono costretti a dover convivere in un edificio per un po' di tempo e sopportarsi a vicenda.
Un castello misterioso, un'unica stanza, una casa isolata. Un invito ufficiale, una nevicata che impedisce viaggi in macchina e telefonate, la distrazione di uno dei personaggi. Molte ambientazioni tornano utili per sviluppare questa strategia, così come le motivazioni dell'isolamento.

Indirizzato così l'intreccio, la scrittura può fare più o meno come segue:
  1. Salta fuori un nemico esterno al gruppo, di qualsiasi tipo. Almeno uno dei personaggi muore, solitamente il più sfigato, o quello che a un certo punto si fa vincere da qualche cinismo e cerca di fregare tutti. Non muore mai quello che va d'accordo con l'attrice protagonista, e viceversa
  2. Salta fuori un nemico interno al gruppo, che molto spesso è lo stronzo, o una tipa, ma non la protagonista
  3. Salta fuori che i membri del gruppo hanno diversi conti in sospeso, e li regolano in quella situazione. Inizialmente litigano molto, di solito, poi però fanno pace
  4. Salta fuori che la convivenza non è forzata, ma decisa e pianificata da qualcuno. Che spesso è un membro del gruppo, e suo nemico.
Dieci piccoli indiani, Signori il delitto è servito, La parola ai giurati, Saw II, almeno due puntate di E.R., il secondo tempo di Dal tramonto all'alba... sono davvero molti i film (o i libri) che adottano questa strategia.
Recentemente ne ho visti due, molto belli: il primo è The breakfast club, un colosso dei film adolescenziali. Il secondo è di John Carpenter, fatto a forma dei film di John Carpenter, e si intitola Distretto 13 - Le brigate della morte.
Se ve ne vengono in mente altri, io sono nel periodo mini-ossessione per sta roba, quindi fateme sapè. (Cose tipo Shining o La grande abbuffata non valgono, perchè l'elemento casuale è bassissimo)

7 commenti:

Unknown ha detto...

ehm, Fumo, la serie che stiamo guardando insieme? Ah, no..però quella non puoi ancora continuare a vederla visto che ci mancano le puntate da scaricare

GF ha detto...

Lost però è un po' diverso perchè è ambientato in un'intera isola (che poi son due che poi c'è dell'altro, eccetera) io mi riferisco a racconti ambientati in un luogo chiuso, perlopiù.

Anonimo ha detto...

grande film:
"12 angry men", addirittura trattasi di una sola stanza...nn ti anticipo di più..

GF ha detto...

L'ho visto Gio, l'ho o citato in italiano nel post: La parola ai giurati. Davvero un grande film, sia la storia che gli attori.

Anonimo ha detto...

"The experiment" e "Cena con delitto" ma penso li abbiamo già visti insieme. A me non è dispiaciuto "The Hole" che ha un'idea simile anche se poi non tutto il film è ambientato in un luogo chiuso.

GF ha detto...

The Experiment mi manca in realtà, anche se so di cosa parla: credo sia basato su un reale esperimento di cui ci ha detto un prof in università.
The hole non mi dice nulla, rimedierò.

Alex Fagiuolo ha detto...

no nich, dai, The Experiment è una merda fumante!