venerdì 6 marzo 2009

There are places, I remember

Allora.
Il post sui Beatles, a pensarci bene, è impossibile. O lo faccio di due righe o di due chilometri, non riesco a trovare una via di mezzo.
Quindi propongo una cosa seriale, che va avanti nel tempo. Ogni tanto, a intervalli irregolari, scrivo un post su un loro pezzo. Breve o lungo, si vedrà di volta in volta.
Potrebbe essere un buon modo per uscire dagli schemi della solita adorazione globale (legittima, chiaro: ma lasciamola ai servizi dei tg), o dalla contrapposizione periodo pettinato - periodo sfasciato.
Di sicuro, riporterebbe i Beatles all'unità di misura minima e fondamentale della loro musica (e non solo loro): le canzoni.
O almeno spero.
Su questo pochissime regole, direi, nemmeno cronologiche: un brano qualsiasi va bene, purché sia loro.
Naturalmente Nich e Gio invitati a partecipare, nei modi che riterranno più utili.
Io comincio più tardi con il take #1.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non vediamo l'ora...