martedì 17 novembre 2009

Diciamolo

A proposito della partita di rugby di sabato:

In campo, poi, non ho visto quasi nulla. Come spettacolo, intendo. Gran calcioni e una serie di tempi morti da paura. Ho visto gente abbioccarsi, altri passare il secondo tempo al buffet, altri ancora cercare il telecomando.
Poi tutti a celebrare la retorica del terzo tempo e della sportività del rugby rispetto al calcio. Be’, se ci si divertisse durante i primi due tempi, senza aspettare il terzo, sarebbe davvero tanto brutto? E quanto alla sportività di 80mila che passano lì per caso, vorrei ben vedere: avete mai visto uno stadio pieno di gente della stessa squadra, per vedere una partita senza niente in palio, fare a botte? Durante le tournèe degli Harlem Globe Trotters non ci si mena mai, ma almeno il pubblico si diverte.
Alla fine, durante l’inevitabile birra post partita, il direttore di un noto giornale sportivo m’avvicina e mi sussurra all’orecchio: “E comunque io non scambierei mai tutta questa partita con un solo dribbling di Balotelli”.

2 commenti:

Nich ha detto...

Già a suo tempo avevo criticato questo finto entusiasmo nei confronti del rugby. E dire che sabato pomeriggio ho anche provato a vedere qualcosa della partita. Che palle! Faccio presente poi che nella Nuova Zelanda c'erano a esagerare cinque titolari, quindi è stata pure una farsa.

Gave ha detto...

Anni fa, quando l'Italia era stata ammessa al 6 nazioni mi ero appassionato leggermente al rugby, ma le partita, quelle belle, non erano di certo quelle giocate dalla nostra nazione, troppa scarsa rispetto alle altre.
Le gare davvero belle da vedere sono quelle delle tre nazioni dell'emisfero australe: Nuova Zelanda, Australia e Sud Africa.
Ed è ora di finirla con sto entusiasmo per la nazionale italiana. Prendiamo sempre delle sonore batoste e ogni tanto ci capita di vincere delle partite dove le nazionali che affrontiamo (le 5 del sei nazioni, le altre 3 che ho citato non le abbiamo mai battute) sono palesemente in crisi di organico o di gioco