martedì 10 novembre 2009

Nel frattempo, in un'altra parte del mondo

Oggi, in Francia, il tribunale amministrativo di Besancon ha dato il via libera all'adozione di un bambino da parte di un'insegnante che convive da più di 20 anni con un'altra donna.
Così, il tribunale ha annullato le decisioni del consiglio generale del Jura che aveva rifiutato per due volte di decretare un accordo:

Le condizioni d'adozione offerte dalla richiedente corrispondono, sul piano famigliare, educativo e psicologico ai bisogni e all'interesse di un bambino adottato.

[Il mio traballante parere sul tema è: perchè no? Proviamo. Proviamo, con cautele e attenzioni, a riconoscere questo diritto alle coppie omo. Monitoriamo la convivenza, stiamo dietro ai primi singoli casi, mettiamo su qualche indagine e vediamo come va. E prima di lastricarci dietro posizioni che non riescono ad andare oltre la sterilità del loro status aprioristico, ricordiamoci di chiederlo ai bambini, com'è andata.]

3 commenti:

Komo ha detto...

- Komo pessimista: Uhm... nella tua classe alle elementari e, soprattutto, alle medie come se la sarebbe passata un bambino con due mamme o -peggio- due papà? Nella mia, parecchio male. E non parlo solo di compagni di classe, ci metto dentro anche maestri/professori, bidelli e tutti gli altri bambini.
- Komo ottimista: ma sì, lascia passare qualche settimana e tutto diventa normale...
- Pess.: Lo sappiamo quanto sanno essere crudeli i bambini. Ogni giorno sarà un calvario: prima di entrare, all'intervallo e all'uscita da scuola. Ti guardano e sghignazzano -e sarebbe il minimo-, ti danno chissà quali e quanti soprannomi, diventi lo zimbello della scuola.
- Ott.: Esagerato!
- Pess.: Esagerato de che? Alle elementari ti prendono in giro, alle medie oltre alle prese per il cu*o cominciano a menare. "Ma noi stavamo giocando, non volevamo fargli male!". Sì, 'sto ca**o. Se hai gli occhiali perché hai gli occhiali, se sei grasso perché sei grasso, sei i tuoi non si possono permettere di comprarti i vestiti da truzzo sei un pezzente... Devo andare avanti?
- Ott.: No no.
- Pess.: Ah, ecco.
- Ott.: Ma non è così dappertutto.
- Pess.: Lo so, ma che facciamo? Lo mandiamo allo sbaraglio, 'sto bambino? Selezioniamo solo quelli più forti? Lo facciamo martire per il progresso della società?
- Ott.: No, no. Ci vuole cautela.
- Pess.: Molta cautela, e condizioni ad hoc.
- Ott.: Niente scuola pubblica.
- Pess.: Bravo.
- Ott.: Psicologi?
- Pess.: Direi.
- Ott.: Assistenti sociali?
- Pess.: Che Dio/Allah/Buddha/Krishna/ecc. ce ne scampi...

GF ha detto...

Komo ottimista, dì al Komo pessimista che le reazioni sociali infastidite, indignate o addirittura violente all'adozione di un bimbo da parte di una coppia omo sono insufficienti e paradossali, come argomento contrario.
Primo: chissenefrega, pensino quel che vogliono.
Secondo: come per tutti gli altri studenti, a difenderlo contro eventuali discriminazioni e violenza ci sono regole e persone.
Terzo: col tempo, la società si smolla e inizia ad accettare. Se non accetta, si torna al punto primo.

Nich ha detto...

"Col tempo, la società si smolla e inizia ad accettare. Se non accetta, si torna al punto primo". E' questo il punto e anche il problema. Stiamo chiedendo a dei bambini di fare da cavia? E se va male che ne sarà di loro?
Questo è quello che potrebbe affermare uno contrario all'ipotesi da te formulata.
Io invece credo che tentar non nuoce. Alla fin fine penso che la nostra società (occidentale intendo) si sia adattata a cose ben peggiori.