mercoledì 2 dicembre 2009

L'inarrivabile capacità diplomatica dello zio che sgomma col gippone

Veramente, non faccio apposta.
E non sono uno di quelli che pur di dare addosso al Cav venderebbe sua madre.
Chi mi conosce lo sa, come direbbe Gioele Dix. O Alberto Tomba, tanto erano uguali.
L'idea, poi, di concentrare sul mio blog una serie di post esclusivamente contro il Cav e il suo governo mi dà fastidio: ce n'è a sbarcate, di cose su cui scrivere.
Veramente, non faccio apposta: cercherò di smettere.

Ma porcaputtana, oggi in Europa non è che ce ne sono tante. Le devi cercare bene, con un bel fiuto e una buona propensione politica.
Dittature, dico. In Europa, anno 2009 dell'era cristiana. Dittature non ce ne sono tante. Di quelle su cui proprio non si discute, dittature fatte a forma di dittature. Non è che ce ne sono tante. Togliamo la Russia, dai, che sulla Russia un po' di discussioni ci sono.
Tolta lei, dittature dittature dittature, ce n'è una.
La Bielorussia.
La Bielorussia, piccolo il mondo.
La Bielorussia è una dittatura fatta e finita. Brogli elettorali, parlamento fantoccio, partiti inesistenti, stampa imbavagliata eccetera.
Mica per caso, la Bielorussia si è guadagnata la definizione di ultima dittatura d'Europa, lo dice anche Google: e perdonate il link pirla, ma una sua rilevanza ce l'ha.

Ecco: ad Aleksandr Lukashenko, il gran mogol di questa dittatura, il Cav ha detto «Grazie anche alla sua gente, che so che la ama: e questo è dimostrato dai risultati delle elezioni che sono sotto gli occhi di tutti

Quello che dà fastidio, è che una dichiarazione così, uno se la cerca. Perchè va bene gli affari, va bene le menate energetiche e i buoni rapporti e il business is business.
Va bene. Abbiamo digerito Gheddafi e le sue tamarrate nel cuore di Roma per una settimana, ci sciroppiamo costantemente l'intimità con Putin, vuoi che non buttiamo giù pure Lukashenko?
Abbiamo il palato -e il fegato- allenato a ste cose, noi giovani di sinistra che le dittature ci fanno piuttosto cagare. Realismo, quindi. Poco spazio per le anime belle, pecunia non olet e gli affari li facciamo con chiunque: va bene. Cioè, non va bene, ma ci rendiamo conto che così possa andare.
Ma lui, che rappresenta una repubblica democratica nata sui disastri ereditati dal fascismo, non poteva glissare? Non poteva dire qualcos'altro? Non poteva girare intorno all'argomento come fanno (quasi) tutti i leader democratici in contesti diplomatici come quello? Non poteva, almeno, limitarsi alle solite frasi di circostanza e sfangarla così? Non poteva, in conclusione, evitare?

La risposta è: no, non poteva; è scemo così.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

cazzo, ho appena postato un video di tomba ma giuro che l'ho fatto prima di leggere il tuo.
vabbè, comunque, è probabile che abbia pensato di dire una frase che al partner d'affari facesse piacere e che comunque non avrebbe colpito il suo elettorato, perchè principalmente non sa che esiste un paese chiamato Bielorussia e men che meno di dittature e cagate varie...

Nich ha detto...

Al massimo poteva glissare, ma gli affari sono affari e quindi io dico basta a questi falsi moralismi.
E poi l'Italia è "simpatici" e "insopportabili", non dimentichiamolo.

GF ha detto...

Bastava leggere il discorso che ha fatto Obama in Cina e fare la metà della metà, falsi moralismi.

Nich ha detto...

Non credo che Obama sia stato moralmente migliore, non avendo citato questioni scottanti in Cina, rispetto a Berlusconi che ha fatto un accenno, peraltro in una singola frase d'evenienza, a un fatto a cui non gliene fraga un cazzo a nessuno. La dittatura Bielorussa, se di dittaura si può parlare, non è peggiore di tanti altri governi esitenti. Classica "repubblica" ex sovietica che pian piano troverà la via della democrazia instabile e del liberismo forzato, alla ricerca di un posto nell'UE.

GF ha detto...

Macchè moralmente migliore, dove siamo, davanti ai cancelli di San Pietro?
Obama due robe sui diritti umani e sulla libertà d'informazione le ha dette. Tutto qui.

Nich ha detto...

Sei tu che giudichi Berlusconi per una roba che io reputo poco significativa. Nessuno parla di San Pietro e dei suoi cancelli. E poi sei tu che l'hai citato come termine di paragone Obama.
Venendo al succo, Obama in Cina e Berlusconi in Bielorussia non penso siano due situazioni paragonabili. Ecco perchè quello che ha detto Obama in Cina non è meglio di quello che non ha detto Berlusconi in Bielorussia.