giovedì 18 febbraio 2010

Spezzeremo le reni, o quel che ne rimane

Si scopre che la Grecia è in bancarotta.
Che nel 2009 il suo deficit è stato il 12,7% del PIL.
Che il suo debito pubblico è il 113,4% del PIL. (Forse ci battono)
Che condivide problemi finanziari con Portogallo, Italia e Spagna, insieme ai quali forma l'acronimo PIGS.
Che, unico Paese in Europa, non dispone di un catasto ufficiale dei beni immobili; assenza che porta diversi agricoltori a coltivare terre pubbliche, reclamarle come proprie, e magari ricevere sussidi statali.
Che la sua è una delle economie più chiuse del continente, cosa che scoraggia e disincentiva investimenti dall'estero.
Che l'elettorato accoglie ogni tentativo di riforma con oltranzismi e proteste: nel 2008, venne votata una riforma delle pensioni che prevedeva, tra le altre cose, l'abolizione del prepensionamento. Risultato: proteste su proteste, crollo di popolarità del governo, sconfitta del medesimo alle elezioni successive.
Che l'idea di una Grecia senza euro non è così remota. Qui spiegano come e perchè.

3 commenti:

Nich ha detto...

Non è la prima volta che i grandi d'Europa intervengono per salvaguardare la salute della Grecia, considerata (non a torto)la culla dell'Occidente. Mi riferisco ai moti del 20/21 quando i greci si ribellarono al dominio ottomano. Per quanto riguarda i problemi attuali penso che l'UE si stia allargando troppo e che la presenza di tante piccole economie danneggi il buon funzionamento degli andazzi economici (che in realtà io non conosco affatto bene). Far uscire Atene dall'euro ex tempore mi spaventa un po'; ce li vedi poi i leghisti che inneggiano al ritorno alla lira?

GF ha detto...

Da quel che ho capito, i problemi della Grecia sono -come dicono quelli studiati- di tipo strutturale: risultato di anni di immobilismo politico e chiusura culturale.
L'idea dell'uscita dall'euro è relativa alla possibilità di svalutare la dracma (la chiamerebbero ancora così?), ma non capisco quanto la svalutazione possa essere una soluzione a lungo termine.
ps: oggi sul Corriere Giavazzi si diceva d'accordo con la proposta del Cav di far intervenire l'FMI, invece dell'UE.

Nich ha detto...

Si ho letto l'articolo del Sole da te postato. Volevano tagliare i prepensionamenti e la gente è insorta. Pazzesco. Forse il FMI sarebbe un ente più parziale che, intervenendo, non causerebbe le beghe che si verificherebbero nel caso in cui intervenissero stati UE. Staremo a vedere.