giovedì 29 aprile 2010

Nobody's getting out of here alive

Curiosando sulle pagine di Wikipedia dedicate alle finali di Champions, ho letto di una fra le più celebri di sempre, quella del 1999, quando il Manchester rimontò 2 gol (entrambi su corner) al Bayern nei minuti di recupero, dopo aver preso pallonate per un'ora e mezza (Palo di Scholl e traversa di Jancker, dopo la geniale punizione di Basler).
Naturalmente, mi è venuto in mente che uno dei miei idoli calcistici, Lothar Matthaeus, 38 anni sul groppone, quella sera giocava, e che, essendo uscito all'80', durante quella manciata di minuti ha dovuto assistere dalla panchina al concretizzarsi della sciagura.
Lui era un fenomeno vero, ipertitolato, e questo lo sanno anche i sassi, ma non aveva ancora vinto la Champions, ultimo trofeo a mancare dal suo palmares personale.
Matthaeus, una finale, l'aveva già persa 12 anni prima contro il Porto. Capitanando sempre il Bayern, e sempre subendo una rimonta nei minuti finali (78' e 80').
Nel 1999, i gol di quei due che non voglio nemmeno nominare arrivarono al 91' e al 93'.

Quello che mi ha molto divertito, leggendo la voce su Wikipedia, è stato il commento di Clive Tyldesle, cronista televisivo tifoso del Manchester che dopo aver chiesto retoricamente "What must Lothar Matthäus be thinking?" ha onestamente aggiunto "Well, with the greatest respect, who cares?"

1 commento:

Nich ha detto...

Me la ricordo bene quella sera. Fu la prima volta in vita mia (ad oggi ne conto una decina al massimo) in cui giocai alla Snai. Sai su cosa avevo puntato? Sul 2-1 per il Manchester!! 70 mila lire in saccoccia e una goduria gigantesca.