mercoledì 3 novembre 2010

Meglio meglio che peggio

Io lo scriverei anche, il post in cui polemizzo con tutti voialtri (no beh, magari tu no. Però ci siamo capiti) che su FB vi siete avventurati nel sostegno e nella celebrazione di slogan come "Meglio gay che Berlusconi" o "Meglio gay che mafiosi e piduisti".
Cercherei anche di far notare come il problema di quella brutta dichiarazione non stia nel termine "gay", ma nel termine "meglio" e che quindi riproporre lo schema cambiandone gli elementi è una sciocchezza. Una sciocchezza che la dice lunga.
Proverei anche a scrivere che la strategia migliore per opporsi al Cav, come a chiunque altro, sia fare le cose bene, e invece questa mi sembra fatta male, con tanta bile e molta pigrizia.
Vi assicuro che lo scriverei, il post, ma poi mi ripeterei e attirerei le critiche di chi commenterebbe: "Certo, bravo, sta a vedere che il problema non è il Cav ma sono i messaggi su Facebook."
A questa critica io saprei cosa rispondere, eh. Risponderei che in quei messaggi è rappresentata una linea di opposizione al Cav che io disprezzo abbastanza. Che nei miei interessi c'è soprattutto quello della costruzione di un'opposizione moderna, misurata e capace di fare le cose in un altro modo. Invece questa -specificamente rappresentata dagli slogan in questione- mi sembra poco moderna, molto urlata e capace semmai di fare le cose con fini opposti a quelli del Cav, ma -in casi come questo- con gli stessi discutibili mezzi.
Aggiungerei che i mezzi a cui si ricorre non sono mai, mai e poi mai, un problema secondario. Argomenterei dicendo che Berlusconi lo conosco bene, mentre mi sembra di non (ri)conoscere un pezzo di società che a Berlusconi si oppone. Concluderei dicendo che ho molto a cuore la fazione che sta di qua perchè di qua ci sto anch'io, e di conseguenza quando di qua combiniamo quella che mi sembra una cazzata, mi viene da farlo notare. Perchè non mi piace la logica secondo cui il nemico del mio nemico è un mio amico, e perchè le cose hanno un valore indipendente dalla casacca di chi le sostiene.

Ma poi è notte fonda, è il mio compleanno, sto seguendo le midterm USA dove i miei amici democratici stanno prendendo legnate; quindi non ce n'è. Non ce n'è davvero.
Quindi facciamo che voialtri continuate a cavalcare l'onda. Facciamo che andate avanti a metterla sul personale alla stregua di una classe di quinta ginnasio devastata dai rancori personali e dal prof che fa le preferenze, aderendo alla stessa logica contro cui fate la vostra battaglia anti-Cav.
Tanto è un'adesione che non costa niente, e magari dà anche una certa soddisfazione.
Io quel post lo scrivo un'altra volta, invece.

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