martedì 15 novembre 2011

Talking 'bout democrazia

Visto che Giuliano Ferrara e altri commentatori stanno cercando di convincere l'opinione pubblica che il governo tecnico di TreMonti ha un sapore antidemocratico, visto che il mio fastidio personale per chi pretende di denunciare scandali dittatoriali ogni volta in cui viene scartata l'ipotesi di ricorso al suffragio universale ha ormai straboccato fuori dal bicchiere, visto che questo periodo è eccessivamente incasinato da molte subordinate in attesa di una proposizione reggente, me la cavo con quello che ha scritto Antonio Polito, oggi:
Le notizie secondo le quali il governo Monti equivarrebbe a una sospensione della politica democratica sono grandemente esagerate, come disse quel tale di cui era stata annunciata la morte mentre era vivo e vegeto. Sarà infatti la politica democratica, liberamente, a dargli o non dargli la vita nel solo modo che essa conosce: con il voto del Parlamento. Altrettanto esagerata, anche se più vicina al vero, è l'affermazione che il governo nasce per volere dei mercati. I quali, se così si può dire, hanno certamente votato la sfiducia a Berlusconi, anche se gli hanno dato tre mesi di tempo per salvarsi e quel tempo non è stato sfruttato. Però non votano loro la fiducia a Monti.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Governo Monti ovviamente.. Tremonti è letteralmente scomparso tra l'altro..

GF ha detto...

Freud non era un cretino. Corretto, grazie.

Isa ha detto...

Io non sopporto più la gente che dice "I politici sono tutti uguali", "Tanto non cambia niente", "Svegliati, davvero pensi che questo governo sarà diverso dal precedente? Non sai che rubano tutti?". Non li sopporto più! Ma svegliatevi voi e informatevi sulle persone! Oppure state in silenzio.. E non sopporto più neppure quelli che credono che "stare a sinistra" voglia dire lamentarsi sempre e comunque di tutto e di tutti e cercare in tutto (e in tutti) qualcosa che non va. E basta! Capaci solo di fare opposizione, ovunque si trovino.

GF ha detto...

Sono molto d'accordo: tutti gli slogan che hai messo fra virgolette sono diventati gli alibi disincantati di chi non s'interessa di politica, non approfondisce nessuna notizia, non cerca di capire quanto siano incasinati molti problemi della vita pubblica e ciononostante pretende di avere un'opinione definitiva e assoluta: un'opinione da bar, a voler essere severi coi frequentatori di bar. Ho speranze che il governo Monti faccia buone cose, malgrado sia convinto che per farle debba chiedere ai cittadini "lacrime e sangue": ma per come siamo messi, nessun progetto di rinnovamento a lungo termine può prescindere da forti sacrifici iniziali. Sperèm.
ps: E sperèm anche che il PD si rimetta in piedi e si prepari alle elezioni del 2013: quelle bisogna vincerle, porcaputtana.

Isa ha detto...

Oh grazie, perchè ultimamente mi sembra di essere un'aliena o peggio ancora una reazionaria. D'accordo su tutto, pronta ai sacrifici e fiduciosa in questo nuovo governo composto, dopo tanto tempo, da persone normali.

Anonimo ha detto...

D'accordo su tutto.
A questo punto vi chiedo un commento sulla manifestazione di Milano contro "Monti e le Banche"..
Come se poi potesse esistere un mondo senza banche..
No comment!
Gio

GF ha detto...

Roba di centri sociali e movimenti studenteschi. Tutto molto legittimo, ma di scarsissima rilevanza. L'espressione "contro Monti e le banche" può essere accettabile come slogan, ma solo se dietro quello slogan ci sono critiche circostanziate e proposte credibili. Se dietro lo slogan ci sono chiloom, teorie complottiste e A di Anarchia, come in questo e altri casi, sono manifestazioni che lasciano il tempo che trovano, come si dice.