mercoledì 9 maggio 2012

Stolen from Africa, brought to America

Al di là della scelta dei distributori italiani di modificare un titolo in inglese (Away we go) con un altro titolo inglese (American Life), nella speranza -non so quanto fondata- che il pubblico mettesse in relazione questo film di Mendes con il suo American Beauty; al di là del fatto che Mendes si conferma un regista capace di raccontare storie caratterizzandole a fondo ma non sempre di evitare di perdersi e/o diventare noioso -vedi la storia del sacchetto, la semplicità, la vita: ma è una furbata perdonabile dentro a un film molto bello-; al di là del fatto che dentro American Life c'è praticamente tutto il primo disco di Alexi Murdoch, che era un piccolo capolavoro; al di là del fatto che ormai li conosciamo perfettamente, i film piccoli (Juno, Little Miss Sunshine) ben fatti e ben recitati che giocano efficacemente a stare a metà fra il mercato indipendente e quello mainstream; al di là del fatto che alla fine il film mi è piaciuto, vorrei far notare a chi l'ha sottotitolato in italiano che i bufali vivono nella savana, o al limite allo zoo e che i buffalos non sono bufali: sono bisonti.

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