giovedì 3 gennaio 2013

Tutti pazzi per Mary, beh, quasi tutti

Insomma a fine febbraio si va a votare. A me piace un sacco, quando si va a votare. Mi piace la campagna elettorale, mi piacciono le discussioni di politica e mi piace anche il gesto in sè: andare a votare. Vai, saluti, sorridi, ringrazi, fai tutto per bene e poi ritorni alla tua vita.

Alle prossime elezioni, per quel che si sa oggi, ci saranno sette candidati alla presidenza del consiglio. Faccio qui una classifica stupidina andando dal più votabile al meno votabile, concentrandomi più sul candidato, con qualche considerazione in fianco. Trattasi di classifica stupidina: no analisi, no approfondimento, no rompere le palle, sì discutere di questo e quello.

1) Pier Luigi Bersani. Pur criticamente, parteggiavo per Renzi. Ha vinto Bersani, uno che in genere mi è sempre piaciuto. Mi piacciono meno alcuni di quelli che lo circondano nel Pd, mi piace ancor meno il tipo di legame che ci sarà con la CGIL e certamente non stravedo per Vendola. Però il Pd è l'unico partito credibile e strutturato che c'è in Italia; Vendola non è Bertinotti, non è Diliberto e da sette anni governa la Puglia con generale soddisfazione di elettori e osservatori. Ci sono questi, voto questi. Un secondo dopo averli votati, faccio altro e penso ad altro. Il voto mi caratterizza, non m'identifica. Fine. 

2) Mario Monti. Stimo molto lui, stimo molto meno i partiti e i movimenti che lo sostengono. Detesto l'Udc e ho sempre diffidato dalla simpatia un po' semplicistica che molti di sinistra hanno nutrito per Gianfranco Fini. Fini è sempre stato un politico serio e credibile, certo, non è Berlusconi (e ci mancherebbe) ma credo di aver condiviso sì e no una manciata delle sue posizioni politiche. Il dato non è trascurabile. Che abbia cercato di far cadere il governo Berlusconi, fallendo, implica anche che nei 16 anni precedenti l'aveva sempre sostenuto. Poi c'è Montezemolo col suo movimento, che secondo me è composto anche da validissime persone come Andrea Romano, Irene Tinagli e Marco Simoni. 

3) Oscar Giannino. Giannino è il numero uno, per certi versi. La sua è a tutti gli effetti l'unica proposta completamente liberale delle prossime elezioni. Io sono un ragazzaccio di sinistra e su alcune cose non sono d'accordo, ma la schiettezza e la coerenza del coniatore dello slogan "Stato ladro!" sono innegabili. Sembra avere le idee chiarissime su come sistemare l'economia italiana, non si esprime però su molti altri temi: dalla politica estera ai diritti civili. Chi segue Giannino conosce le sue posizioni, ma quelle della lista sono ancora un po' oscure. Però ha quel perverso fascino degli sfigati che un po' mi attrae. 

Da qui in poi si fa veramente dura.

4) Movimento 5 Stelle. Non si sa ancora chi sarà il candidato. Le primarie che hanno fatto su Internet sono uno dei casi più spettacolari di farsa politica e di fallimento della democrazia diretta. Il loro programma è pressoché irrealizzabile (no: non come tutti i programmi, molto di più) e proietta una visione del mondo che sta fra l'infantile e il paranoico. Al tempo stesso però, il M5S è una roba nuova. Arriveranno in parlamento decine di persone che sono da sempre estranee con l'attività politica e chissà cosa succederà. Se non altro faranno casino e spariglieranno un po' di robe. Chi lo sa.

5) Antonio Ingroia. Non mi piacciono i magistrati che entrano in politica, soprattutto dopo aver combattuto dalla parte sbagliata in un delicatissimo conflitto istituzionale. Lui poi ha la caratteristica di essere sostenuto dalla parte peggiore dell'antiberlusconismo italiano. Sembra che si siano coalizzati per farmi un dispetto. Manettari retrogradi come Di Pietro e De Magistris più forze irrilevanti e massimaliste come i Verdi e la Federazione della Sinistra, ammesso che si chiami ancora così nel tempo che ci metto a finire di scrivere il post. Brividi.

6) Flavio Tosi. Fra i partiti più rilevanti in Italia, la Lega è secondo me il peggiore di tutti. Lui però (ma è il candidato? Ufficiale?) è uno abbastanza indipendente e risulta più estraneo ai fanatismi di Borghezio e Calderoli. Amministra Verona da diversi anni ed è considerato con rispetto anche dal Pd. Ma comunque non esiste nessuna buona ragione per votare Lega. Mai.

7) Eccolo qui: Silvio Berlusconi. Cosa devo aggiungere? Piuttosto di votarlo, a 'sto giro, voterei Lega. Fate un po' voi.

1 commento:

david ha detto...

Anzitutto Buon Anno.
Consento sul punto 2 (salvo Montezemolo e compagnia). D'altra parte non ritengo che quel 'voto, vado a casa e penso ad altro' coincida col massimo dell'esercizio democratico.

Non stravedi per Vendola e cgil, ritieni che verdi e prc siano massimalisti, m5s neppure a parlarne, Ingroia apriti cielo, invece ti piacciono le americanate alla renzi e le fesserie di giannino.

Ora, va be' che non la pensiamo allo stesso modo e che a me la distinzione sinistra/destra pare desueta e manichea.
Come pero' tu possa definirti 'ragazzaccio di sinistra' desta almeno meraviglia.