lunedì 13 maggio 2013

Saltare i fossi per il lungo, reprise

Il giorno dopo il 13 maggio 2001 non ero ancora diciottenne. La coalizione di Berlusconi aveva vinto le elezioni il giorno prima. Tornato a casa, dissi a mia nonna, facendo un po' quello che si porta il peso della democrazia sulle spalle: "Quindi da oggi c'è la dittatura." Mia nonna rispose, per nulla scherzosa: "Guarda che io la dittatura l'ho vissuta davvero.
Da quel giorno mi misi in testa che per quanto detestabili fossero, Berlusconi e i suoi non c'entravano un cazzo col fascismo. Dodici anni dopo, ci sono persone che sono ancora ferme lì: a un minorenne che si porta il peso della democrazia sulle spalle.

5 commenti:

david ha detto...

E' una dittatura post-ideologica e, per tale, diversa dal fascismo. La contiguita' e' pero' evidente, non la puoi negare. A Portella della Ginestra fascisti e sbarco 'alleato' ben collaborarono, non e' vero ? Collaborazione che poi continuo' grazie ad altri fascismi, vedi Sindona e i colonnelli. Perche' Pio La Torre che si oppose alle basi non venne ucciso solo da mafiosi cattivi, per tacere di Moro, gladio eccetera. Il "venerabile" ha ragione quando dice che B. e' un quaquaraqua, un ignorantello totalmente stordito, da giovane presumo, dall'etica 'alleata', la felicita' a ogni costo, bravissimo a truffare e basta. E' il prodotto - scaduto - di una propaganda, per usare un eufemismo, che imperversa da mezzo secolo e piu'.

Percio' rispondergli per le rime in piazza significa manifestare soprattutto contro chi, di fatto, tale propaganda l'ha favorita.
E guarda, non penso neppure al 'SIM', penso a cose piu' concrete tipo partito comunista post Berlinguer, penso agli incontri nei salotti romani tra Veltroni, Cossutta e B. e compagnia.

Quelle persone percio' fanno benissimo a manifestare in piazza, ci mancherebbe altro. Semmai vedo piu' indifferenza, vedo piu' quella "banalita' del male", in coloro che in quella piazza non scendono, in quei borghesi alla Scalfari che ancora e nonostante tutto voteranno i soliti.
Soltanto che se l'atto singolo e' riprovevole, l'azione collettiva assume un significato politico.

GF ha detto...

Le manifestazioni di piazza si organizzano dietro regolare permesso dell'Amministrazione Comunale. Quella di sabato è stata un'imboscata senza il minimo contenuto politico, piena di insulti e condita dal solito cretino che passa alle mani. Se è il tuo genere, fai pure. Poi una mattina ti svegli, vedi che B ha vinto le elezioni e ti chiedi esterrefatto come mai.

david ha detto...

B vince per questioni legate alla termodinamica, e' una mia piccola deduzione, priva di metodo e comunque da sottoporre al vaglio sperimentale, proveniente dall'osservare il gradiente di temperatura dalla Lapponia a Lampedusa.

Secondo me, con un manciata di kelvin in meno non avremmo avuto B e persino anche il terrorismo nostrano avrebbe assunto sembianze piu' razionali, tipo raf tedesca ( in Germania appunto la temperatura e' piu' bassa, tutto torna =) ).

Certo, B vince anche perche' Giorgio vota pd, tuttavia la questione e' squisitamente scientifica ! Scempiaggini a parte - sono a fine giornata , ho urgente bisogno dell'aperitivo - quando vorro' dare, con tutte le ragioni, del delinquente a B, non avverto proprio, sai, il bisogno di chiedere l'autorizzazione in comune (^_^)

I migliori saluti .

GF ha detto...

"Vorrò" non è "manifestare in piazza". Sei un campione degli straw man argument. Un po' come Berlusconi, del resto.

david ha detto...

Intendevo, con quel vorro', che quando le occasioni in futuro me lo permetteranno, data la distanza, cogliero' sicuramente l'occasione di dire a B che e' un delinquente. Mi auguro ci sarai anche tu, se preferisci passare prima in comune vabbe'nessun problema, VORRA' dire che ti aspettiamo (^_^)