venerdì 9 maggio 2008

Tana libera tutti

Quando a fine settembre arrivò la notizia della protesta dei monaci birmani contro la giunta militare, mi feci prendere dall'entusiasmo.
Ricordo di aver cercato un po' di cose qua e là, e di essermi imbattuto nel sito di una testata giornalistica composta da birmani in esilio. La rivista si chiama Irrawaddy, e in questi giorni di catastrofe rimane un ottimo mezzo d'informazione per le vicende cicloniche.
Qui si racconta di come i monaci siano attivissimi nel soccorrere la popolazione e di come le autorità le chiedano una specie di pizzo in cambio di un tetto sotto cui dormire.

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