lunedì 8 settembre 2008

Pernacchie, pernacchie e ancora pernacchie

E' passato un anno.
Io c'ero, e me lo ricordo.
Erano tutti uguali. Era un periodo in cui la classe politica italiana era composta da farabutti che intascavano un sacco di grano. Condannati dalla magistratura, spendaccioni, menefreghisti.
Ce n'erano alcuni ex membri della P2, altri accusati di collusione con la mafia, altri ancora -addirittura, pensate un po'- favorevoli alla TAV.
Era brutto, c'era aria di dittatura, di regime.
Noi cittadini eravamo soli e abbandonati.
Poi, non si sa come, è arrivato lui.
Un comico genovese.
Aveva un blog.
Prima odiava la rete, poi l'ha frequentata un po' e si è accorto che era molto utile. Soprattutto per fare un sacco di soldi, ma questo non conta perchè lui ci ha aiutati.
Ci ha liberati.
Li ha mandati tutti affanculo, ha fatto una manifestazione e gliele ha suonate e cantate, ai politici. Ha detto che avrebbe distrutto i partiti, che le sue liste civiche avrebbero rinnovato il panorama politico italiano e che basta, era ora di fare sul serio.
Berlusconi, Prodi, Fini, Veltroni. Li ha distrutti stando su un palco e la gente lo applaudiva e oh, dovevate vedere che roba.
Sì, ecco: è passato un anno dal V-day di Beppe Grillo, e io solo a pensarci un po' mi sento meglio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ha di recente detto che forse va a vivere all'estero. Meglio così.