lunedì 16 febbraio 2009

Massaggiare i piedi e non credere alle mance

Caro Quentin Tarantino,

scusa se ti dò del tu, ma tanto mica la leggi davvero sta lettera, e a me viene più comodo così.
Ti scrive uno che non è un tuo fan nell'accezione fissato che va pazzo per qualsiasi cosa fai nella vita, ma che ha molto apprezzato qualche tuo film.
Sono di quelli che hanno sbavato per Pulp Fiction e Le iene. Perchè in quei due lavori ci sono grandi idee, grandi attori, grandi pippe da cinefilo sparato. Soprattutto, i personaggi che hai saputo costruire -rivisitando i vari cliché del filone gangster- sono contemporaneamente assurdi e credibili, anche quando raccontano barzellette scadenti dopo un'overdose da infarto. E poi i dialoghi straordinari, le canzoni sempre al loro posto. Insomma, Pulp Fiction e Le Iene sono due film fatti da uno che ama il cinema sopra ogni altra cosa, e non vede l'ora di poterlo dimostrare.
Sono di quelli che pensano che Jackie Brown sia un punto medio piuttosto inutile, che Kill Bill, tutto sommato, sia un po' bello e un po' tanto brutto, e che Grindhouse sia una tremenda stronzata.
Sono di quelli che non hanno mica capito perchè a un certo punto hai deciso di vendere la tua immagine promuovendo filmacci (tranne Old boy: bellissimo) attribuendo loro una cifra trasgressiva e disturbante -comunque insufficiente all'offerta di un buon prodotto- che hanno in minima parte, e solo perchè l'hanno riciclata dal cestino fuori casa tua. Oggi ricordi un po' quello che dicono i vecchi fan di Stevie Wonder dell'attuale Stevie Wonder: un grande che si è rimbecillito. Senza offesa, eh.
Insomma, Quentin, ho visto il trailer del tuo prossimo film. Mah. Sembrava interessante, rende l'idea di una roba a metà fra un fumettone ironico e Quella sporca dozzina. Ma alla fine salta fuori la sbavatura. Ti sei fatto fregare un'altra volta, mi sa. Poi magari incastrato nel film ha una ragione di esistere, non lo so, bisognerebbe vederlo. Però quell'Adolf che urla Nein! Nein! Nein! battendo i pugni sul tavolo sa un po' di cazzata. Nei primi film Adolf l'avresti illustrato durante una colazione parigina, mentre discuteva sulla bravura di un baritono nel secondo atto de I nibelunghi visto la sera prima, e contemporaneamente firmava chissà quale terrificante ordine esecutivo. O forse non l'avresti mai menzionato. Ripeto: mah.
Va beh, sono di quelli che in Inglorious Basterds ci sperano comunque, Quentin. Non dico che possa essere un altro Pulp Fiction (scemo sì, fesso no) ma almeno un film che quando finisce dici: cazzo, che bel film.
Facciamo così: io lo scarico in inglese appena posso. Poi se mi piace prometto di andare a vederlo al cinema. Se non mi piace nisba, ti rubo i soldi e ciao. Vedi di fare il bravo, quindi.

Un saluto,
Giorgio Fumagalli

PS: ma cosa diavolo c'era, nella valigetta che recuperano Jules e Vincent?


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Figuriamoci che a me Tarantino non ha mai fatto impazzire...questo però non vuol dire che non proverò a guardare il suo prossimo film (del cui trailer ho capito ben poco)

GF ha detto...

Yankee che si fingono francesi, e si apprestano a fare una cosa e una soltanto: uccidere i nazi.