mercoledì 8 aprile 2009

Assalti sotterranei

Noto che circola prepotentemente, fra diverse persone che conosco, una retorica del "ma dove andremo finire, dov'è lo stato?" rispetto alla previsione di Giuliani. Una retorica che ha molto a che fare con quello che scrivevo qui, mesi fa. Una retorica che ritengo sintomatica di mille problemi in uno, e che per questo mi fa incazzare, perchè riguarda il nostro rapporto con la scienza, con il progresso, con l'informazione e con il cambiamento delle cose. Riguarda la nostra cultura.

Primo: Giuliani è un appassionato amatoriale, di sismologia. Ci lavora su a tempo perso. Il che non equivale necessariamente a dire che è un cialtrone, ma almeno da un ruolo e una forma alle sue analisi: nessuno le sovvenziona; nessuno, ripeto, nessuno ci spende un soldo sulle cose che fa. Le fa lui per i cazzi suoi.
Secondo: ha cannato la previsione. Ha toppato, s'è sbagliato, ha fatto cilecca, l'ha fatta fuori dal vaso, ha perso la maniglia, ha sparato una cazzata. Ha sparato una cazzata. E chi sostiene che una mezzora prima del terremoto lui aveva visto delle turbolenze, risponda alle domande del quarto punto.
Terzo: o tutti coglioni, o un solo coglione. Capisco che faccia più comoda la prima, soprattutto finchè i coglioni sono loro.
Quarto: mettiamo che Giuliani avesse avuto ragione (aveva torto) e/o che qualcuno avesse voluto prenderlo sul serio (periodo ipotetico del terzo tipo, quello dell'irrealtà): che si fa? Che si fa? Si evacua mezza regione? Con che priorità? Con che capacità di tranquillizzare il panico dilagante che genererebbe questa notizia? Come comportarsi con chi non crede a Giuliani e non vuole abbandonare casa? Dove si portano quei milioni di persone? Fino a quando li si tiene in questo posto? Quando il terremoto non arriva (perchè non è arrivato, quello previsto da Giuliani) quanto si aspetta prima di tornare tutti a casa? Come si gestiscono le lamentele di chi dice: porcaputtana, prima di evacuare mezzo Abruzzo dovete essere sicuri? Che si fa, eh? Oltre a postare un video su Facebook col senno di(sinformato) poi, che si fa?

Naturalmente, ogni commento basato su stronzate tipo "allora lasciamo morire duecento persone" viene preventivamente subissato da fischi e pernacchie.

9 commenti:

Kenzo ha detto...

Definire che Giuliani lavori a tempo perso al suo esperimento mi sembra un po riduttivo, dato che, comunque lui ed i sui colleghi ci lavorano assiduamente dal 2001. Credo anche che debba meritarsi delle scuse da parte del capo della protezione civile Bertolaso per aver definito lui ed i suoi tecnici degli imbecilli. Sul fatto della previsione ti rimando a questo video intervista a Giuliani http://www.youtube.com/watch?v=u2I3CVnGnCI
Qui spiega che effettivamente a sulmona il 29 c'è stata una scossa a 3.8, e spiega anche i rilievi fatti nella serata di domenica (è comprensibile comunque il suo silenzio verso i rilievi di l'Aquila, dato che era già stato denuciato, e avrebbe rischiato una recidiva per procurato allarme). Ti do comunque ragione sul fatto dell'impossibilità gestionale di un evacuazione preventiva su una zona così grande.

GF ha detto...

Kenzo, io te vojo bene e tutto quanto.
Ma se Giuliani è uno scienziato tanto competente quanto incompreso, e se davvero crede nella validità delle sue teorie, col cazzo che il suo silenzio è comprensibile.
Perchè questa comprensione si traduce nel sospetto che Giuliani, a un certo punto, si sia detto: meglio stare zitti e lasciare che il terremoto spacchi tutto, piuttosto che rischiare una seconda denuncia. C'è una parola, per quelli che si comportano così: infame.
(Secondo me ci sarebbe, questa parola, perchè tendo a non credere a quello che dice)

Kenzo ha detto...

Nel video spiega appunto che gli strumenti inviavano direttamente gli allarmi alle autorità competenti e alla protezione civile, quindi totale silenzio non era, e comunque c'era anche la possibilità di visionare tutto ciò online.

Unknown ha detto...

Le sloite polemiche...che palle. Il problema è che li si dovrebbe costrruire in maniera diversa. E intendo dire "punto".

Komo ha detto...

Bah, su Giuliani non ho un gran che da dire, in verità, se non che sono scettico. Che ci sia un collegamento radon/terremoti era risaputo, ma da qui a prevedere quando accadrà... palla di cristallo, eh!
Mi chiedo: ma in Giappone, che coi terremoti ci convivono 12 mesi l'anno, che fanno? Oltre a costruire case e ospedali che non vengono giù col soffio di Ezechiele Lupo, intendo.
E perdonate il cinismo.

Kenzo ha detto...

Gio su questo ti appoggio pienamente.

Unknown ha detto...

Sottoscrivo sul Giappone...un bel team di Musi Gialli a dare qualche consgilio sull' edilizia no eh?

Gave ha detto...

non servono musi gialli. A Pavia c'è il più grande centro antisismico mondiale, basterebbe ascoltare loro...e comunque tutti i progettisti dell'ospedale de L'Aquila, in galera subito

Nich ha detto...

Stufo di polemiche insulse. Bisognava fare questo, bisognava fare quello. A parte il caso Giuliani, anche i soliti inutili attacchi "kenziani" alla politica. Sulla questione edile avete ragione. E' incredibile che palazzi vecchi siano rimasti in piedi e che invece molti costruiti negli anni settanta siano crollati. Sull'istituto di ingegneria sismica di Pavia (http://archiviostorico.corriere.it/2005/settembre/12/Nasce_Pavia_primo_centro_ingegneria_ce_0_050912390.shtml) dico che è un ottimo centro di studi ma non il migliore del mondo. Il top del top della strumentologia antisismica si trova in California, luogo a più alto rischio sismico della terra causa faglia di Sant'Andrea. Vi ricordo che noi saremo là quest'estate.