mercoledì 29 aprile 2009

La moglie del capo c'ha un vacuo nel tubeless

Ieri sera la moglie del Presidente del Consiglio, Veronica Lario, ha detto la sua circa le candidature del Pdl alle europee. Le ha definite "ciarpame senza pudore".
Il ciarpame, per definizione è un accumulo di cianfrusaglie e robacce vecchie, magari stipate in soffitta. Il suo significato figurato, solitamente, si associa all'idea di cose poco preziose, talvolta fastidiose e brutte esteticamente.
Il pudore, per definizione, è il senso di vergogna che conduce le persone a non fare cose considerate disoneste e/o sgradevoli. Il significato figurato della mancanza di pudore, solitamente, si associa all'idea di un comportamento maleducato e/o riprovevole.
Quanta mancanza di pudore e quali forme di quest'ultima possano essere attribuite al ciarpame, è una relazione non immediata, alla comprensione comune. Una relazione che sta a metà fra ossimoro e sinestesia, fra lo stridore di una contraddizione in termini e un accostamento dissonante fra sfere semantiche diverse.
Questo per dire che c'è della poesia, nelle parole di VL, che fila dritta anche in una dichiarazione da servizio tg tritatutto.
Ora non restano che due cose: o il marito le pubblica un libro, o il PD la candida alle prossime elezioni.

1 commento:

Nich ha detto...

A dir la verità non mi sembra che l'affermazione della Lario sia "una relazione non immediata alla comprensione comune". Secondo me il messaggio è chiarissmo. E sulle due ipotesi finali mi sembra più verosimile la seconda. Anzi, un po' ci spero...