mercoledì 8 aprile 2009

Specchio riflesso

Nella rubrica di traduzione abbandonata tempo fa, avevo messo giù una cosa sulla pirateria nell'Oceano Indiano, soprattutto al largo delle coste somale. Qualche giorno fa, Wired è tornato sull'argomento.
Pare che gli attacchi siano molto diminuiti, nei primi mesi del 2009, e un ufficiale dell'esercito americano attribuisce questi successi al dispiegamento di una task force coordinata da una corazzata inglese, la HMS Northumberland.
La marina militare di sua maestà non solo combina attrezzature e metodi affinati durante la Guerra fredda alla tradizione secolare delle battaglie navali, ma restituisce il colpo ai pirati utilizzando alcuni loro trucchi.
Fra questi, quello di usare delle "mother ships", cioè delle navi che trasportino imbarcazioni più veloci, utili (poichè molto agili) nel momento dell'attacco vero e proprio.
L'articolo di Wired sta qui, comunque, ed è introdotto da una foto straordinaria.
Io ne ho letto una metà e poi mi sono stufato, se ci trovate altro, nei commenti c'è spazio.

2 commenti:

Nich ha detto...

La marina militare di sua maestà non sembra funzioare poi così bene. Continuano a sequestrare navi ed equipaggi i pirati somali.

GF ha detto...

...cosa che non contraddice il senso dell'articolo: gli attacchi sono diminuiti.