sabato 15 gennaio 2011

No hay banda

I've been mad for fucking years. Absolutely years.

Una delle cose che facevo molto da adolescente, era ascoltare musica. Ne ascolto molta anche ora, eh. Solo che da adolescente avevo un'abitudine che poi ho perso, purtroppo: ascoltare musica e nient'altro. Stravaccato sul divano, magari con i testi da leggere. Ascoltare musica. Musica. Ascoltare.
Ora, ascolto musica mentre spippolo al pc, mentre faccio i mestieri, mentre faccio la doccia, mentre guido, mentre chiacchiero con qualcuno. Per quanto sia rimasta una passione, la musica, a differenza di cinema e libri si è trasformata. Guardi i film, e non fai altro. Leggi, e non fai altro. Ascolti musica, e fai altro. La musica, da colonna sonora, si è involuta a sottofondo. Ha perso un po' rilevanza. Perché -sta qui il nocciolo- sembra un po' di perdere tempo, quando si ascolta musica senza fare altro.
Stasera, gli amici miei sono usciti. Io sono rimasto a casa. Ho messo il cd di The dark side of the moon nel lettore. Ho alzato il volume, un bel po'. E l'ho ascoltato. Al primo giro, senza fare assolutamente nient'altro. E così, la musica ha ritornato a essere quello che dovrebbe essere, autenticamente: un'esperienza individuale condivisa con meccanismi di produzione artistica. Un'esperienza intima, che assorbe il tuo tempo e lo distribuisce secondo dopo secondo, consacrandolo alla fruizione di armonie e melodie.
Il secondo giro è appena finito. Ora comincia il terzo.

There is no dark side of the moon, really. Matter of fact, it's all dark.

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