martedì 11 ottobre 2011

Se le piace camminare quando piove tanto, sarò l'ombrello di qualcun altro

La scorsa estate (no, non quella che è appena finita: quella precedente) sono andato a Trescore Balneario a vedere un concerto di Dente. Non sapevo molto cos'aspettarmi, perché non avevo idea di come se la cavasse lui dal vivo. L'avevo sentito per la prima volta a Condor tempo prima, e mi era piaciuto molto. Poi l'amichetta coinquilina ha portato a casa il suo disco L'amore non è bello (disco uscito il 14 febbraio, peraltro) e io non ho ascoltato altro per settimane. Alla prima occasione, siamo corsi a sentirlo.
Per descrivere la musica di Dente, a partire da egli stesso lui medesimissimo, chiunque ricorre a un riferimento colossale e accessibile a tutti: Lucio Battisti. La musica di Dente è un dichiarato ed efficacissimo omaggio a Battisti, da capo a piedi, con l'aggiunta di una vena amaramente ironica che al titolare qui ricorda quel geniaccio di Morrissey.
Quel concerto fu molto bello. Dente sul palco è uno che suona più che onestamente e fa ridere. E per "fa ridere" intendo dire che fra una canzone e l'altra lui dice cose divertentissime, sceme, comiche. Cioè: fa proprio ridere. Ma tanto. Poi magari attacca un pezzo tristanzuolo e schiacciato su un amore che non c'è più. Ma al termine di quello, state certi, un paio di risate vere le tira fuori ancora. Dopo qualche mese, siamo andati a rivederlo al teatro Dal Verme. E ha meritato un'altra volta.

Col tempo, con la bravura e con una quantità esorbitante di concerti Dente ha messo insieme un suo pubblico e si è preso una sua fetta di mercato: ha raggiunto la ballotta del rock nazionale, ed è diventato un artista ganzo. Non famoso, ma nemmeno di nicchia. Chi sta un po' attento alle novità del pop nazionale lo conosce.
Oggi esce il suo ultimo disco, Io tra di noi.
Se non ho capito male, è prodotto con più ciccia, più possibilità e più attenzione dei precedenti. Forse gli farà fare un altro passo verso la popolarità. Io me lo auguro.
Lui dice che "è un disco molto malinconico e per niente allegro ma io di quello che scrivo non ci capisco molto o forse è la gente che non ci capisce niente, questo non l'ho mai capito, capito?"
Farà due date al Magnolia, fra un po'.
Innamorati o appena mollati, c'ho-i-cazzi-miei o con la testa da un'altra parte: secondo me val la pena andarci; se va bene si ride e si canta, se va male si piange e si canta. Tutta roba che fa bene alla salute.


Aggiornamento: sul Post, si può ascoltare tutto il disco in streaming.

3 commenti:

d4d4 ha detto...

Dente è fighissimo, e probabilmente la canzone che hai linkato è una tra le più belle, ma nessuna potrà mai sostiturmi "Precipitevolissimevolmente" :)

Amichetta Coinquilina ha detto...

Fantastico Dente. Ovviamente al Magnolia si va.

ps: fra qui e le cronache del consiglio, un "nomignolo" più bello dell'altro..

GF ha detto...

Ada: l'ho scelta più che altro perché contiene il formidabile verso che fa da titolo al post. "Precipit" è molto bella, ti consiglio anche "La cena di addio" fra le più vecchie.
Ale: potrei aprire un altro blog in cui attribuirti un nomignolo peggiore.

Comunque il nuovo è molto bello. Tutta mattina che lo ascolto. Tesi lontana dietro l'orizzonte.