giovedì 23 febbraio 2012

"Bad people can't be recognized on sight. There's no point in trying."

Dopo l'attacco dell'undici settembre, per Aaron Sorkin ci fu un po' il problema di tornare a lavorare sullo script di The West Wing. La serie racconta le vicende relative all'attività del Presidente degli USA e del suo staff operativo, e in quel periodo il dibattito politico era infiammato dalla centralità dell'integralismo islamico: le due cose, messe insieme, ponevano diversi problemi di misura, di tono, di equilibrio.
Sorkin decise di affrontare il tema in una singola puntata, esplicitamente slegata dal flusso narrativo precedente e successivo. Ne uscì una piccola meraviglia televisiva intitolata Isaac and Ishmael. Verso la fine dell'episodio, l'intelligenza del personaggio di Josh viene per un attimo accompagnata da uno slancio retorico che produce il seguente insegnamento:
Learn things. Be good to each other. Read the newspapers, go to the movies, go to a party. Read a book. In the meantime, remember pluralism. You want to get these people? I mean, you really want to reach in and kill them where they live? Keep accepting more than one idea. Makes 'em absolutely crazy.
Lui si rivolge a una classe liceale in visita alla Casa Bianca. These people sono gli integralisti islamici.
E' stata la prima cosa che mi è venuta in mente quando ho letto delle conseguenze, tanto tragiche quanto prevedibili, delle proteste di cui parlavo ieri. Con tutte le considerazioni del caso sulla quantità di risvolti pratici che bisogna mettere in conto nell'attribuire significato all'aggettivo "crazy".

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