domenica 18 novembre 2012

Posizioni equilibrate, ponderate, approfondite e soprattutto per niente inopportune

4 commenti:

david ha detto...

Buongiorno,
nel merito sono d'accordo con quanto scritto da Odifreddi (ricordo che scrisse le stesse cose nel "matematico impertinente", un ottimo libro), il diritto alla difesa e' =/ dal diritto di attaccare. D'altra parte il paragone con le Fosse Ardeatine e' davvero fuori luogo, non c'entra niente !

GF ha detto...

Per coincidenza ho appena letto l'articolo di Odifreddi. Ne ho letto perché a quanto pare Repubblica gliel'ha cancellato ma c'è ancora la cache in giro. Una schifezza superficiale e inutile alla comprensione delle cose.
Sulla differenza dei due diritti sono d'accordo, in assoluto. Hamas per statuto vuole distruggere Israele, tuttavia: non vedo come questo progetto possa essere considerato sovrapponibile al diritto di difesa.

david ha detto...

Ritieni che la linea politica di Hamas rispecchi quella, in generale, dei palestinesi ? Non mi pare. Ciononostante rappresenta per Israele una buona scusa per poter espandersi, non certo per difendersi. Altrimenti tornerebbero (almeno) ai territori del '67 e riconoscebbero - basterebbe un minimo di lungimiranza - che come per loro e' stato bello erigere uno stato altrettanto potrebbe valere per i vicini.

GF ha detto...

La linea dei palestinesi francamente mi sembra non esistere: la linea di Hamas rispecchia quella di Hamas, quella di Fatah rispecchia quella di Fatah.
A proposito di diritto di difesa, sai bene che Israele ha abbandonato definitivamente Gaza nel 2004 -con la destra ortodossa incazzata nera con Sharon- ma ciononostante Hamas ha tirato negli scorsi anni, non provocato e spesso infrangendo tregue, diverse migliaia di missili nel territorio israeliano. Ho la sensazione, ma magari mi sbaglio, che tu distribuisca torti e ragioni un po' troppo sbrigativamente.
Sui confini del '67 sono d'accordo: sono realisticamente l'unica strada percorribile.